Il contributo presenta i primi risultati di un ampio progetto di ricerca volto ad indagare le forme di approvvigionamento, trasporto ed utilizzo dei diversi litotipi nell’antica regione della Venetia et Histria, corrispondente al settore nord-orientale della penisola italiana, durante l’età romana. Lo studio è stato supportato da una serie di estesi campionamenti del materiale architettonico ed edilizio effettuati presso due siti dell’area del Delta del Po. Un elevato numero di campioni è stato prelevato presso il Museo archeologico nazionale di Adria, già municipio romano, e presso l’insediamento di San Basilio, mansio stradale lungo la via Annia. Le analisi archeometriche hanno consentito di definire i litotipi dei campioni prelevati e di confrontare questi dati con il database di riferimento relativo ai bacini di approvvigionamento della pietra dell’ambito geologico veneto-friulano ed emiliano. Questa comparazione ha consentito di ricostruire la fitta rete infrastrutturale (fluviale ed endolagunare) che consentiva ai carichi di materiale lapideo di transitare dalle cave agli insediamenti dove erano utilizzati e di comprendere la relazione tra la frequenza dell’impiego dei materiali e le dinamiche del loro trasporto
Tra le cave e il Delta del Po. Vie di trasporto e dinamiche del commercio della pietra
Jacopo Bonetto;Simone Dilaria;Chiara Girotto;Caterina Previato;
2025
Abstract
Il contributo presenta i primi risultati di un ampio progetto di ricerca volto ad indagare le forme di approvvigionamento, trasporto ed utilizzo dei diversi litotipi nell’antica regione della Venetia et Histria, corrispondente al settore nord-orientale della penisola italiana, durante l’età romana. Lo studio è stato supportato da una serie di estesi campionamenti del materiale architettonico ed edilizio effettuati presso due siti dell’area del Delta del Po. Un elevato numero di campioni è stato prelevato presso il Museo archeologico nazionale di Adria, già municipio romano, e presso l’insediamento di San Basilio, mansio stradale lungo la via Annia. Le analisi archeometriche hanno consentito di definire i litotipi dei campioni prelevati e di confrontare questi dati con il database di riferimento relativo ai bacini di approvvigionamento della pietra dell’ambito geologico veneto-friulano ed emiliano. Questa comparazione ha consentito di ricostruire la fitta rete infrastrutturale (fluviale ed endolagunare) che consentiva ai carichi di materiale lapideo di transitare dalle cave agli insediamenti dove erano utilizzati e di comprendere la relazione tra la frequenza dell’impiego dei materiali e le dinamiche del loro trasportoPubblicazioni consigliate
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