I decreti del 16.10.2015 del giudice tutelare di Vercelli e del 5.2.2016 del giudice tutelare di Modena sono l’occasione per fare il punto su due aspetti a volte trascurati della disciplina sull’amministrazione di sostegno. I due provvedimenti, con argomentazioni analoghe, ne negano infatti l’attivazione ritenendo che il beneficiario sia allo stato già adeguatamente protetto dalla rete sociale in cui è inserito. Il commento si sofferma, da un lato, sul fondamento e sull’ambito di applicazione del requisito della c.d. necessità delle misure organizzate di protezione, ed in particolare dell’amministrazione di sostegno, dall’altro, sui possibili effetti della stessa, sviluppando le ragioni a favore della configurabilità, in relazione alle esigenze di protezione dell’interessato, di provvedimenti di nomina che non privino il beneficiario della capacità di agire.
Misure di protezione e principio di sussidiarietà nell’attuazione dei diritti delle persone non autonome
PICCINNI, MARIASSUNTA
2016
Abstract
I decreti del 16.10.2015 del giudice tutelare di Vercelli e del 5.2.2016 del giudice tutelare di Modena sono l’occasione per fare il punto su due aspetti a volte trascurati della disciplina sull’amministrazione di sostegno. I due provvedimenti, con argomentazioni analoghe, ne negano infatti l’attivazione ritenendo che il beneficiario sia allo stato già adeguatamente protetto dalla rete sociale in cui è inserito. Il commento si sofferma, da un lato, sul fondamento e sull’ambito di applicazione del requisito della c.d. necessità delle misure organizzate di protezione, ed in particolare dell’amministrazione di sostegno, dall’altro, sui possibili effetti della stessa, sviluppando le ragioni a favore della configurabilità, in relazione alle esigenze di protezione dell’interessato, di provvedimenti di nomina che non privino il beneficiario della capacità di agire.Pubblicazioni consigliate
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