La Suprema Corte interviene per la seconda volta, nel giro di pochi mesi, per risolvere la delicata questione delle sorti della procura rilasciata da una persona successivamente sottoposta ad amministrazione di sostegno. La pronuncia sceglie ed elabora un criterio chiaro che, tuttavia, da un lato, richiede l’indagine, volta a volta, sulla portata incapacitante del singolo decreto istitutivo di amministrazione di sostegno (o dell’eventuale decreto modificativo o integrativo) e, dall’altro, sul piano sistematico, pare operare un’assimilazione tra la condizione del beneficiario e quella dell’interdetto e dell’inabilitato non pienamente coerente con il meccanismo espressamente congegnato, per tali casi, dall’art. 411, comma 4, c.c.
Sugli effetti della procura conferita dal soggetto poi sottoposto ad amministrazione di sostegno
Giovanni Cescon
2025
Abstract
La Suprema Corte interviene per la seconda volta, nel giro di pochi mesi, per risolvere la delicata questione delle sorti della procura rilasciata da una persona successivamente sottoposta ad amministrazione di sostegno. La pronuncia sceglie ed elabora un criterio chiaro che, tuttavia, da un lato, richiede l’indagine, volta a volta, sulla portata incapacitante del singolo decreto istitutivo di amministrazione di sostegno (o dell’eventuale decreto modificativo o integrativo) e, dall’altro, sul piano sistematico, pare operare un’assimilazione tra la condizione del beneficiario e quella dell’interdetto e dell’inabilitato non pienamente coerente con il meccanismo espressamente congegnato, per tali casi, dall’art. 411, comma 4, c.c.Pubblicazioni consigliate
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