RIASSUNTO - L’intervento si propone di illustrare i risultati numismatici delle campagne di scavo condotte dalla Missione Archeologica Italiana presso il sito del Delta del Nilo, nel quale probabilmente si localizza l’antico centro di Metelis, l’unica capitale di nomos egiziano non ancora individuato con certezza. Le indagini archeologiche si sono focalizzate su due kom, Kom Wasit e Kom al-Ahmer, situati a sud-est di Alessandria e a sud di Rosetta e molto prossimi l’uno all’altro, che hanno mostrato una intensa urbanizzazione in età ellenistica e romana. Con ogni probabilità le due localizzazioni sono riferibili allo stesso centro, ma in epoche differenti, frutto di un insediamento originario a Kom Wasit, trasferito poi a Kom al-Ahmer in epoca tardo ellenistica a causa di un innalzamento del livello delle acque del Nilo. I materiali numismatici scoperti nel corso degli scavi assommano a più di 1500 monete e sono pertinenti sia a fasi tolemaiche, sia soprattutto a fasi tardo imperiali e protobizantine. A queste ultime si riferiscono i rinvenimenti dall’Unità 4 di Kom al-Ahmer, in cui sono stati individuati i resti di una abitazione/area produttiva e di un magazzino; entrambe le aree hanno restituito centinaia di monete di bronzo databili tra la fine del III e i primi decenni del V secolo, le quali non possono essere riferite alla dispersione di uno o più gruzzoli e vanno imputate a perdite casuali relativamente frequenti. La particolare concentrazione di monete in questo contesto dimostra dunque un grande dinamismo economico soprattutto in raffronto con altre realtà mediterranee caratterizzate dalla presenza di ammassi di monete in spazi ristretti, pertinenti al medesimo orizzonte cronologico. ABSTRACT - The purpose of the contribution is to show the numismatic results of the excavations carried out by the Italian Archaeological Mission at the Nile Delta site where the ancient Metelis, the only Egyptian nomos capital not yet identified with certainty, is probably located. Archaeological investigations focused on two different kom, Kom Wasit and Kom al–Ahmer, which lay very close to each other southeast of Alexandria and south of Rosetta and which show high grades of urbanization during the Hellenistic and Roman periods. Probably these two kom are part of the same site, but in different eras: the original settlement at Kom Wasit was transferred to Kom al–Ahmer in late Hellenistic times due to a rise in the water level of the Nile. The numismatics material from the archaeological investigations consists of more than 1500 coins, especially from the Ptolemaic, Late Imperial, and Proto–Byzantine periods. In particular, Unit 4 in Kom al–Ahmer, where a house/production site and a storage building have been identified, yielded hundreds of bronze coins that can be dated between the late 3rd and early 5th centuries AD. These coins are not the result of the dispersal of one or more hoards but should be more likely attributed to frequent random losses. Therefore, the large number of coins found on this site shows an intense economic dynamism, especially in comparison with other contemporary Mediterranean areas that are similarly characterized by large clusters of coins in confined spaces.

Usi monetari alla fine del mondo antico dalle indagini della Missione Archeologica Italiana a Metelis (Delta occidentale del Nilo, Egitto)

Asolati M.
2024

Abstract

RIASSUNTO - L’intervento si propone di illustrare i risultati numismatici delle campagne di scavo condotte dalla Missione Archeologica Italiana presso il sito del Delta del Nilo, nel quale probabilmente si localizza l’antico centro di Metelis, l’unica capitale di nomos egiziano non ancora individuato con certezza. Le indagini archeologiche si sono focalizzate su due kom, Kom Wasit e Kom al-Ahmer, situati a sud-est di Alessandria e a sud di Rosetta e molto prossimi l’uno all’altro, che hanno mostrato una intensa urbanizzazione in età ellenistica e romana. Con ogni probabilità le due localizzazioni sono riferibili allo stesso centro, ma in epoche differenti, frutto di un insediamento originario a Kom Wasit, trasferito poi a Kom al-Ahmer in epoca tardo ellenistica a causa di un innalzamento del livello delle acque del Nilo. I materiali numismatici scoperti nel corso degli scavi assommano a più di 1500 monete e sono pertinenti sia a fasi tolemaiche, sia soprattutto a fasi tardo imperiali e protobizantine. A queste ultime si riferiscono i rinvenimenti dall’Unità 4 di Kom al-Ahmer, in cui sono stati individuati i resti di una abitazione/area produttiva e di un magazzino; entrambe le aree hanno restituito centinaia di monete di bronzo databili tra la fine del III e i primi decenni del V secolo, le quali non possono essere riferite alla dispersione di uno o più gruzzoli e vanno imputate a perdite casuali relativamente frequenti. La particolare concentrazione di monete in questo contesto dimostra dunque un grande dinamismo economico soprattutto in raffronto con altre realtà mediterranee caratterizzate dalla presenza di ammassi di monete in spazi ristretti, pertinenti al medesimo orizzonte cronologico. ABSTRACT - The purpose of the contribution is to show the numismatic results of the excavations carried out by the Italian Archaeological Mission at the Nile Delta site where the ancient Metelis, the only Egyptian nomos capital not yet identified with certainty, is probably located. Archaeological investigations focused on two different kom, Kom Wasit and Kom al–Ahmer, which lay very close to each other southeast of Alexandria and south of Rosetta and which show high grades of urbanization during the Hellenistic and Roman periods. Probably these two kom are part of the same site, but in different eras: the original settlement at Kom Wasit was transferred to Kom al–Ahmer in late Hellenistic times due to a rise in the water level of the Nile. The numismatics material from the archaeological investigations consists of more than 1500 coins, especially from the Ptolemaic, Late Imperial, and Proto–Byzantine periods. In particular, Unit 4 in Kom al–Ahmer, where a house/production site and a storage building have been identified, yielded hundreds of bronze coins that can be dated between the late 3rd and early 5th centuries AD. These coins are not the result of the dispersal of one or more hoards but should be more likely attributed to frequent random losses. Therefore, the large number of coins found on this site shows an intense economic dynamism, especially in comparison with other contemporary Mediterranean areas that are similarly characterized by large clusters of coins in confined spaces.
2024
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