Il saggio riguarda la produzione saggistica di Andrea Zanzotto analizzata alla luce dei materiali inediti e autografi, in via di catalogazione, che Armando Balduino, filologo dell'Università di Padova prima della morte ha donato all’Archivio Scrittori Veneti «Cesare De Michelis». Si tratta di una ventina di biglietti, cartoline e lettere, autografe o dattiloscritte, inviate da Zanzotto a Balduino fra il capodanno del ’71-’72 e i primi anni del Duemila. In particolare, è la corrispondenza dei primi anni Settanta, che verte soprattutto intorno alla neonata rivista "Studi novecenteschi", che Balduino ha fondato con De Michelis, a fornire nuovi dati inerenti forme e temi delle prose saggistiche zanzottiane. Lo scritto che Zanzotto consegna alla nuova rivista, in forma di «inediti appunti per un convegno svoltosi a Pesaro nell’ottobre 1971 sulla situazione letteraria italiana alla fine del decennio '60», intitolato "Parole, comportamenti, gruppi" risulta infatti rilevante per il posizionamento del grande poeta di Pieve di Soligo rispetto alla neoavanguardia, per la sua specifica idea di poesia e per la rete di corrispondenti, da Montale, Giudici e Sereni, a Anceschi, Segre, Magris, Calvino e Raboni.
L’acedia e la pletora. Sulla scrittura saggistica di Zanzotto (note a partire dalle carte donate da Armando Balduino all’Archivio Scrittori Veneti)
Emanuele Zinato
2024
Abstract
Il saggio riguarda la produzione saggistica di Andrea Zanzotto analizzata alla luce dei materiali inediti e autografi, in via di catalogazione, che Armando Balduino, filologo dell'Università di Padova prima della morte ha donato all’Archivio Scrittori Veneti «Cesare De Michelis». Si tratta di una ventina di biglietti, cartoline e lettere, autografe o dattiloscritte, inviate da Zanzotto a Balduino fra il capodanno del ’71-’72 e i primi anni del Duemila. In particolare, è la corrispondenza dei primi anni Settanta, che verte soprattutto intorno alla neonata rivista "Studi novecenteschi", che Balduino ha fondato con De Michelis, a fornire nuovi dati inerenti forme e temi delle prose saggistiche zanzottiane. Lo scritto che Zanzotto consegna alla nuova rivista, in forma di «inediti appunti per un convegno svoltosi a Pesaro nell’ottobre 1971 sulla situazione letteraria italiana alla fine del decennio '60», intitolato "Parole, comportamenti, gruppi" risulta infatti rilevante per il posizionamento del grande poeta di Pieve di Soligo rispetto alla neoavanguardia, per la sua specifica idea di poesia e per la rete di corrispondenti, da Montale, Giudici e Sereni, a Anceschi, Segre, Magris, Calvino e Raboni.Pubblicazioni consigliate
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