Il contributo evidenzia come nel nostro Paese il ruolo e le funzioni dei comitati etici appaiano particolarmente sfumati e poco chiari. Vi è ancora una scarsa conoscenza della presenza e della natura di questi organismi nonché dei compiti ad essi assegnati, tant’è vero che si registrano visioni ambigue sia a livello normativo sia sul fronte dell’opinione pubblica. La confusione rispetto alla natura di questi luoghi di deliberazione etica è aumentata nel momento in cui sono state avviate delle procedure per applicare nel nostro Paese la normativa europea in tema di sperimentazione sugli esseri umani. Ulteriori ambiguità sono emerse in fase di individuazione dei comitati etici competenti in materia di suicidio assistito. Dinnanzi a questo panorama, si sottolinea come sia necessario riaffermare il senso dell’esistenza dei comitati etici nelle loro diversificate competenze, evitando che ad essi vengano assegnate attività di carattere burocratico o mere funzioni notarili. Se adeguatamente formati e supportati dal legislatore, dalle istituzioni sanitarie e dalla società, i comitati etici possono promuovere i diritti e gli interessi delle persone nonché aprire un importante spazio di dibattito e confronto sulle questioni etiche relative all’esistenza umana.
L’apporto della bioetica nei contesti sanitari: visioni ambigue sul ruolo dei comitati etici
Francesca Marin
2024
Abstract
Il contributo evidenzia come nel nostro Paese il ruolo e le funzioni dei comitati etici appaiano particolarmente sfumati e poco chiari. Vi è ancora una scarsa conoscenza della presenza e della natura di questi organismi nonché dei compiti ad essi assegnati, tant’è vero che si registrano visioni ambigue sia a livello normativo sia sul fronte dell’opinione pubblica. La confusione rispetto alla natura di questi luoghi di deliberazione etica è aumentata nel momento in cui sono state avviate delle procedure per applicare nel nostro Paese la normativa europea in tema di sperimentazione sugli esseri umani. Ulteriori ambiguità sono emerse in fase di individuazione dei comitati etici competenti in materia di suicidio assistito. Dinnanzi a questo panorama, si sottolinea come sia necessario riaffermare il senso dell’esistenza dei comitati etici nelle loro diversificate competenze, evitando che ad essi vengano assegnate attività di carattere burocratico o mere funzioni notarili. Se adeguatamente formati e supportati dal legislatore, dalle istituzioni sanitarie e dalla società, i comitati etici possono promuovere i diritti e gli interessi delle persone nonché aprire un importante spazio di dibattito e confronto sulle questioni etiche relative all’esistenza umana.Pubblicazioni consigliate
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