BIONET è l’acronimo del Programma riguardante la Rete regionale per la biodiversità di interesse agrario e ali- mentare del Veneto. Partner del Programma sono: – Veneto Agricoltura (coordinatore dell’attività), Legnaro (PD); – Provincia di Vicenza – Istituto di Genetica e Sperimentazione Agraria “N. Strampelli” di Lonigo (VI); – CREA – Centro di ricerca Viticoltura ed Enologia, Conegliano (TV); – Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, Legnaro (PD); – I.I.S. “Antonio Della Lucia” di Feltre (BL); – I.I.S. “Duca degli Abruzzi” di Padova (PD); – I.S.I.S.S. “Domenico Sartor” di Castelfranco Veneto (TV); – I.I.S. “Stefani-Bentegodi” sede di Buttapietra (VR); – I.S.I.S. “Alberto Parolini” di Bassano del Grappa (VI); – I.I.S. “8 Marzo - K. Lorenz” di Mirano (VE); – “Viola Marchesini” I.T.A. “O.Munerati” di Rovigo (RO). Le priorità del Programma sono: – la caratterizzazione e conservazione delle risorse genetiche di interesse agrario e alimentare a rischio di estin- zione o di erosione genetica riconosciute essere locali ed autoctone; – la registrazione delle risorse così individuate e conservate nell’anagrafe nazionale della biodiversità di interes- se agricolo ed alimentare (L. 194/2015). Il Programma si articola in 15 gruppi di lavoro: 6 gruppi per le attività di conservazione e 9 per le attività comple- mentari alla conservazione. I gruppi di lavoro per le attività di conservazione si suddividono a loro volta in gruppi di lavoro per la conservazio- ne delle risorse animali e delle risorse vegetali. In particolare per gli animali: n. 1 gruppo per la conservazione della razza bovina Burlina; n. 2 gruppi per la conservazione di quattro razze venete di pecore: Alpagota, Brogna, Lamon e Foza/ Vicentina; n. 3 gruppi per la conservazione di 16 razze avicole venete: oca (Padovana), anatra (Germanata, Veneta Mi- gnon); faraona (Camosciata), polli (Ermellinata di Rovigo, Millefiori di Lonigo, Padovana Argentata, Pado- vana Camosciata, Padovana Dorata, Polverara Bianca, Polverara Nera, Pépoi, Robusta Lionata, Robusta Maculata); Tacchino (Comune Bronzato, Ermellinato di Rovigo); Per i vegetali: n. 4 gruppi di conservazione delle antiche varietà di cereali; n. 5 gruppi di conservazione delle antiche varietà di fruttiferi; n. 6 gruppi di conservazione delle antiche varietà viticole venete. Tutti i gruppi di lavoro sono impegnati in attività di caratterizzazione ed in generale azioni complementari alla conservazione come: – Indagine documentale e iconografica sulle biodiversità di interesse agrario e alimentare del Veneto; – Ricerca di indici per individuazione del rischio di erosione o di estinzione genetica; – Aumento della riserva di germoplasma della razza bovina Burlina, con crioconservazione di seme; – Caratterizzazione sanitaria delle razze venete di ovini; – Caratterizzazione dello stato sanitario delle razze avicole venete attraverso indici FAO; – Caratterizzazione delle varietà di cereali antichi; – Caratterizzazione delle varietà venete di fruttiferi; – Caratterizzazione delle principali varietà orticole venete; – Caratterizzazione di varietà viticole venete. A presidiare i 21 gruppi di lavoro sono coinvolti oltre 70 esperti/tecnici con la gestione diretta di 8 centri di con- servazione per gli animali (5 per avicoli, 2 per ovini e 1 per bovini) e 17 campi catalogo per i vegetali (3 per il viticolo, 6 per i fruttiferi e 8 per i cereali). Il presente lavoro è frutto dell’attività di indagine e ricerca sul territorio della biodiversità animale seguita e con- servata dal Programma BIONET e di sicuro interesse per il settore zootecnico veneto. Il lavoro coordinato da Martino Cassandro, Professore Ordinario di Zootecnia Generale e Miglioramento Geneti- co Animale all’Università degli Studi di Padova e Direttore Tecnico della Federazione delle Associazioni Nazionali di Razza e Specie si divide in cinque contributi che affrontano la situazione di rischio di abbandono ed erosione genetica di razze autoctone a limitata diffusione, conservate nel Programma BIONET e di razze equine e cunico- le che potrebbero rientrare nei prossimi programmi di conservazione

Rischio di estinzione e minaccia di abbandono/erosione genetica nei conigli

Antonella Dalle Zotte
2022

Abstract

BIONET è l’acronimo del Programma riguardante la Rete regionale per la biodiversità di interesse agrario e ali- mentare del Veneto. Partner del Programma sono: – Veneto Agricoltura (coordinatore dell’attività), Legnaro (PD); – Provincia di Vicenza – Istituto di Genetica e Sperimentazione Agraria “N. Strampelli” di Lonigo (VI); – CREA – Centro di ricerca Viticoltura ed Enologia, Conegliano (TV); – Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, Legnaro (PD); – I.I.S. “Antonio Della Lucia” di Feltre (BL); – I.I.S. “Duca degli Abruzzi” di Padova (PD); – I.S.I.S.S. “Domenico Sartor” di Castelfranco Veneto (TV); – I.I.S. “Stefani-Bentegodi” sede di Buttapietra (VR); – I.S.I.S. “Alberto Parolini” di Bassano del Grappa (VI); – I.I.S. “8 Marzo - K. Lorenz” di Mirano (VE); – “Viola Marchesini” I.T.A. “O.Munerati” di Rovigo (RO). Le priorità del Programma sono: – la caratterizzazione e conservazione delle risorse genetiche di interesse agrario e alimentare a rischio di estin- zione o di erosione genetica riconosciute essere locali ed autoctone; – la registrazione delle risorse così individuate e conservate nell’anagrafe nazionale della biodiversità di interes- se agricolo ed alimentare (L. 194/2015). Il Programma si articola in 15 gruppi di lavoro: 6 gruppi per le attività di conservazione e 9 per le attività comple- mentari alla conservazione. I gruppi di lavoro per le attività di conservazione si suddividono a loro volta in gruppi di lavoro per la conservazio- ne delle risorse animali e delle risorse vegetali. In particolare per gli animali: n. 1 gruppo per la conservazione della razza bovina Burlina; n. 2 gruppi per la conservazione di quattro razze venete di pecore: Alpagota, Brogna, Lamon e Foza/ Vicentina; n. 3 gruppi per la conservazione di 16 razze avicole venete: oca (Padovana), anatra (Germanata, Veneta Mi- gnon); faraona (Camosciata), polli (Ermellinata di Rovigo, Millefiori di Lonigo, Padovana Argentata, Pado- vana Camosciata, Padovana Dorata, Polverara Bianca, Polverara Nera, Pépoi, Robusta Lionata, Robusta Maculata); Tacchino (Comune Bronzato, Ermellinato di Rovigo); Per i vegetali: n. 4 gruppi di conservazione delle antiche varietà di cereali; n. 5 gruppi di conservazione delle antiche varietà di fruttiferi; n. 6 gruppi di conservazione delle antiche varietà viticole venete. Tutti i gruppi di lavoro sono impegnati in attività di caratterizzazione ed in generale azioni complementari alla conservazione come: – Indagine documentale e iconografica sulle biodiversità di interesse agrario e alimentare del Veneto; – Ricerca di indici per individuazione del rischio di erosione o di estinzione genetica; – Aumento della riserva di germoplasma della razza bovina Burlina, con crioconservazione di seme; – Caratterizzazione sanitaria delle razze venete di ovini; – Caratterizzazione dello stato sanitario delle razze avicole venete attraverso indici FAO; – Caratterizzazione delle varietà di cereali antichi; – Caratterizzazione delle varietà venete di fruttiferi; – Caratterizzazione delle principali varietà orticole venete; – Caratterizzazione di varietà viticole venete. A presidiare i 21 gruppi di lavoro sono coinvolti oltre 70 esperti/tecnici con la gestione diretta di 8 centri di con- servazione per gli animali (5 per avicoli, 2 per ovini e 1 per bovini) e 17 campi catalogo per i vegetali (3 per il viticolo, 6 per i fruttiferi e 8 per i cereali). Il presente lavoro è frutto dell’attività di indagine e ricerca sul territorio della biodiversità animale seguita e con- servata dal Programma BIONET e di sicuro interesse per il settore zootecnico veneto. Il lavoro coordinato da Martino Cassandro, Professore Ordinario di Zootecnia Generale e Miglioramento Geneti- co Animale all’Università degli Studi di Padova e Direttore Tecnico della Federazione delle Associazioni Nazionali di Razza e Specie si divide in cinque contributi che affrontano la situazione di rischio di abbandono ed erosione genetica di razze autoctone a limitata diffusione, conservate nel Programma BIONET e di razze equine e cunico- le che potrebbero rientrare nei prossimi programmi di conservazione
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