Il folto carteggio tra Enrico Falqui e Giuseppe De Robertis consta di 1597 missive, che rendono conto dell’atmosfera culturale di un ampio periodo, dal 1933 al 1963, e testimoniano non solo il profondo rapporto amicale che legava i due, ma anche le loro spiccate capacità progettuali, che vengono messe in pratica sia in ambito filologico sia editoriale. Oltre alla straordinaria attitudine a comportarsi da manager e da editor, si presentano in questa sede alcuni progetti degli anni Quaranta che illustrano appieno la loro stretta collaborazione: l’edizione delle Poesie disperse con l’apparato critico di tutte le varianti delle poesie di Giuseppe Ungaretti affidata a De Robertis, prima edizione genetica dell’opera di un autore vivente, l’edizione dei Canti orfici di Dino Campana curata da Falqui, e la gestazione di un’antologia di racconti italiani del Novecento per l’editore Sansoni, la cui curatela è affidata a entrambi.
«Noi si lavora per vocazione». Progetti filologici ed editoriali nel carteggio tra Enrico Falqui e Giuseppe De Robertis
Antonio D'Ambrosio
2018
Abstract
Il folto carteggio tra Enrico Falqui e Giuseppe De Robertis consta di 1597 missive, che rendono conto dell’atmosfera culturale di un ampio periodo, dal 1933 al 1963, e testimoniano non solo il profondo rapporto amicale che legava i due, ma anche le loro spiccate capacità progettuali, che vengono messe in pratica sia in ambito filologico sia editoriale. Oltre alla straordinaria attitudine a comportarsi da manager e da editor, si presentano in questa sede alcuni progetti degli anni Quaranta che illustrano appieno la loro stretta collaborazione: l’edizione delle Poesie disperse con l’apparato critico di tutte le varianti delle poesie di Giuseppe Ungaretti affidata a De Robertis, prima edizione genetica dell’opera di un autore vivente, l’edizione dei Canti orfici di Dino Campana curata da Falqui, e la gestazione di un’antologia di racconti italiani del Novecento per l’editore Sansoni, la cui curatela è affidata a entrambi.Pubblicazioni consigliate
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