Con l’ordinanza n. 115/2019, la Corte di cassazione nega ancora una volta l’applicabilità dell’istituto della sospensione necessaria previsto dall’art. 295 c.p.c. nel caso in cui vi sia una causa pregiudiziale pendente dinanzi al giudice amministrativo e vertente sulla legittimità degli atti a monte dell’avviso di riclassamento di un immobile recante l’aumento della rendita catastale. La Suprema Corte, facendo leva su di un’interpretazione letterale - e non sistematica - del comma 1-bis dell’art. 39 del D.Lgs. n. 156/2015, non riesce nuovamente a trasporre nel processo tributario quel sistema di garanzie attuato nel processo civile dall’istituto della sospensione necessaria e volto, non solo a prevenire eventuali contrasti tra giudicati, ma anche a garantire appieno il cittadino nei processi che lo vedono parte in causa.
La sospensione necessaria per pregiudizialità : il lungo cammino della giurisprudenza nel segno di una nuova definizione dell’oggetto del processo
Corraro
2019
Abstract
Con l’ordinanza n. 115/2019, la Corte di cassazione nega ancora una volta l’applicabilità dell’istituto della sospensione necessaria previsto dall’art. 295 c.p.c. nel caso in cui vi sia una causa pregiudiziale pendente dinanzi al giudice amministrativo e vertente sulla legittimità degli atti a monte dell’avviso di riclassamento di un immobile recante l’aumento della rendita catastale. La Suprema Corte, facendo leva su di un’interpretazione letterale - e non sistematica - del comma 1-bis dell’art. 39 del D.Lgs. n. 156/2015, non riesce nuovamente a trasporre nel processo tributario quel sistema di garanzie attuato nel processo civile dall’istituto della sospensione necessaria e volto, non solo a prevenire eventuali contrasti tra giudicati, ma anche a garantire appieno il cittadino nei processi che lo vedono parte in causa.Pubblicazioni consigliate
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