La Corte di Giustizia è tornata ad occuparsi del bilanciamento tra diritto all’oblio (in specie, alla deindicizzazione) e alla libertà di informazione ed espressione, con particolare riferimento ad una vicenda in cui i richiedenti la cancellazione dei risultati ottenuti in esito ad una ricerca effettuata a partire dai loro nomi contestavano l’inesattezza delle notizie su di loro pubblicate, nonchè la superfluità delle immagini correlate a tali informazioni e, pertanto, la lesione dei diritti loro riconosciuti dagli artt. 7 e 8 Carta dir. UE. La Grande Sezione ha specificato che il gestore di un motore di ricerca deve procedere alla deindicizzazione dei risultati della ricerca ove il richiedente dia prova della manifesta inesattezza dei contenuti pubblicati, a prescindere dall’instaurazione di un giudizio e dall’ottenimento di un provvedimento giudiziale nei confronti dell’editore di quei contenuti. Inoltre, la Corte ha chiarito l’ingerenza che la comunicazione non verbale (le immagini, anche sottoforma di thumbnails – miniature), ancor più che quella a parole, assume con riguardo alla sfera della riservatezza, dell’identità personale, nonchè della tutela dell’immagine del soggetto interessato.
Effettività del diritto alla deindicizzazione: informazioni inesatte e valore informativo delle immagini ‘‘thumbnails’’
Erika Grillo
2023
Abstract
La Corte di Giustizia è tornata ad occuparsi del bilanciamento tra diritto all’oblio (in specie, alla deindicizzazione) e alla libertà di informazione ed espressione, con particolare riferimento ad una vicenda in cui i richiedenti la cancellazione dei risultati ottenuti in esito ad una ricerca effettuata a partire dai loro nomi contestavano l’inesattezza delle notizie su di loro pubblicate, nonchè la superfluità delle immagini correlate a tali informazioni e, pertanto, la lesione dei diritti loro riconosciuti dagli artt. 7 e 8 Carta dir. UE. La Grande Sezione ha specificato che il gestore di un motore di ricerca deve procedere alla deindicizzazione dei risultati della ricerca ove il richiedente dia prova della manifesta inesattezza dei contenuti pubblicati, a prescindere dall’instaurazione di un giudizio e dall’ottenimento di un provvedimento giudiziale nei confronti dell’editore di quei contenuti. Inoltre, la Corte ha chiarito l’ingerenza che la comunicazione non verbale (le immagini, anche sottoforma di thumbnails – miniature), ancor più che quella a parole, assume con riguardo alla sfera della riservatezza, dell’identità personale, nonchè della tutela dell’immagine del soggetto interessato.File | Dimensione | Formato | |
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