I molti tentativi di riforma della pubblica amministrazione sono stati spesso accompagnati da interventi normativi che hanno riguardato le funzioni della Corte dei conti. In particolare, l’evoluzione del sistema dei controlli ha accompagnato l’affermarsi delle teorie del New Public Management, la riforma del Titolo V, Parte II della Costituzione e l’introduzione nella Carta del principio dell’equilibrio di bilancio. Dopo la crisi pandemica, il PNRR e le norme dedicate alla ripresa economica prevedono ancora una volta una riforma della pubblica amministrazione e una novella disciplina sulle funzioni della magistratura contabile. Le disposizioni più recenti sembrano dare nuovo impulso al controllo sulla gestione e al controllo concomitante, valorizzare molto la funzione consultiva e voler limitare il perimetro della responsabilità, nella convinzione che il timore di quest’ultima sia ragione di disincentivo all’azione amministrativa. Tuttavia, non va dimenticato che il legislatore interviene su di un intreccio di disposizioni dedicate alla contabilità pubblica che negli ultimi anni ha fatto emergere, in particolare, un robusto sistema di controlli di legittimità-regolarità con effetti “imperativi” che si affianca ai controlli collaborativi oggi rafforzati. Ricostruire un quadro armonico del sistema dei controlli intestati alla Corte dei conti è, dunque, funzionale a perseguire congiuntamente l’efficienza delle gestioni e il rispetto dell’equilibrio dei bilanci pubblici, essenziali entrambi ad una buona amministrazione, come, del resto, esplicitamente prescrive l’art. 97 Cost.

I controlli della Corte dei conti e la riforma della pubblica amministrazione nella stagione del PNRR. Una introduzione

pagliarin carola
2023

Abstract

I molti tentativi di riforma della pubblica amministrazione sono stati spesso accompagnati da interventi normativi che hanno riguardato le funzioni della Corte dei conti. In particolare, l’evoluzione del sistema dei controlli ha accompagnato l’affermarsi delle teorie del New Public Management, la riforma del Titolo V, Parte II della Costituzione e l’introduzione nella Carta del principio dell’equilibrio di bilancio. Dopo la crisi pandemica, il PNRR e le norme dedicate alla ripresa economica prevedono ancora una volta una riforma della pubblica amministrazione e una novella disciplina sulle funzioni della magistratura contabile. Le disposizioni più recenti sembrano dare nuovo impulso al controllo sulla gestione e al controllo concomitante, valorizzare molto la funzione consultiva e voler limitare il perimetro della responsabilità, nella convinzione che il timore di quest’ultima sia ragione di disincentivo all’azione amministrativa. Tuttavia, non va dimenticato che il legislatore interviene su di un intreccio di disposizioni dedicate alla contabilità pubblica che negli ultimi anni ha fatto emergere, in particolare, un robusto sistema di controlli di legittimità-regolarità con effetti “imperativi” che si affianca ai controlli collaborativi oggi rafforzati. Ricostruire un quadro armonico del sistema dei controlli intestati alla Corte dei conti è, dunque, funzionale a perseguire congiuntamente l’efficienza delle gestioni e il rispetto dell’equilibrio dei bilanci pubblici, essenziali entrambi ad una buona amministrazione, come, del resto, esplicitamente prescrive l’art. 97 Cost.
2023
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