Se per l’intero occidente gli anni sessanta costituirono dunque un passaggio contrastato verso una nuova ridefinizione della sfera pubblica, nel quadro di un’evoluzione giuridica, politica, sociale e dei costumi, nella Repubblica federale tedesca (BRD, Bundesrepublik Deutschland) e nella Repubblica democratica tedesca (DDR, Deutsche Demokratische Republik), permanenze e cambiamenti furono acuiti e influenzati dalla più diretta contrapposizione fra due modelli politico sociali, al di là e al di qua della cortina di ferro. Il confronto più serrato, e non meno le spinte al superamento oppure all’emulazione, concorsero a influenzare la definizione stessa dei generi nei due Stati. L’intreccio e l’interazione fra gli sviluppi sociali, giuridici e politici della condizione della donna e dello status della famiglia, da un lato, e l’immagine dei generi sulla stampa femminile nelle due Germanie, dall’altro, sono appunto al centro della mia riflessione. La disamina della stampa femminile delle due Germanie pone in luce non soltanto la profonda differenza di modelli di genere pubblici e sociali veicolati dai media, ma anche il rapporto fra stampa e lettrice, e la sua diversa evoluzione nei due paesi. Paradossalmente, per la Germania occidentale, fino al ’68, il modello più conservatore sembrò rispecchiare meglio le attese e meglio corrispondere all’orizzonte della donna tedesco occidentale, mentre il modello più “avanzato” e progressista dell’Est, forse perché di fatto funzionale alle esigenze politiche ed economiche della DDR ed espressione di una élite dirigente sostanzialmente maschile, meno corrispondeva alla reale situazione vissuta dalle lettrici di «Für dich» o di «Frau von heute». La svolta del 1968 sparigliò le carte nella BRD, modificando assai il rapporto fra donna e media occidentali, mentre nella Germania dell’est, per il clima di perdurante controllo politico e sociale, il ’68 non segnò una fase periodizzante per la concezione, lo status e l’immagine della donna tedesco orientale, che si ebbe piuttosto con la crisi dell’89.
Madre, moglie, lavoratrice, militante. Ruoli di genere nelle due Germanie (1955-1968)
Fioravanzo, Monica
2023
Abstract
Se per l’intero occidente gli anni sessanta costituirono dunque un passaggio contrastato verso una nuova ridefinizione della sfera pubblica, nel quadro di un’evoluzione giuridica, politica, sociale e dei costumi, nella Repubblica federale tedesca (BRD, Bundesrepublik Deutschland) e nella Repubblica democratica tedesca (DDR, Deutsche Demokratische Republik), permanenze e cambiamenti furono acuiti e influenzati dalla più diretta contrapposizione fra due modelli politico sociali, al di là e al di qua della cortina di ferro. Il confronto più serrato, e non meno le spinte al superamento oppure all’emulazione, concorsero a influenzare la definizione stessa dei generi nei due Stati. L’intreccio e l’interazione fra gli sviluppi sociali, giuridici e politici della condizione della donna e dello status della famiglia, da un lato, e l’immagine dei generi sulla stampa femminile nelle due Germanie, dall’altro, sono appunto al centro della mia riflessione. La disamina della stampa femminile delle due Germanie pone in luce non soltanto la profonda differenza di modelli di genere pubblici e sociali veicolati dai media, ma anche il rapporto fra stampa e lettrice, e la sua diversa evoluzione nei due paesi. Paradossalmente, per la Germania occidentale, fino al ’68, il modello più conservatore sembrò rispecchiare meglio le attese e meglio corrispondere all’orizzonte della donna tedesco occidentale, mentre il modello più “avanzato” e progressista dell’Est, forse perché di fatto funzionale alle esigenze politiche ed economiche della DDR ed espressione di una élite dirigente sostanzialmente maschile, meno corrispondeva alla reale situazione vissuta dalle lettrici di «Für dich» o di «Frau von heute». La svolta del 1968 sparigliò le carte nella BRD, modificando assai il rapporto fra donna e media occidentali, mentre nella Germania dell’est, per il clima di perdurante controllo politico e sociale, il ’68 non segnò una fase periodizzante per la concezione, lo status e l’immagine della donna tedesco orientale, che si ebbe piuttosto con la crisi dell’89.File | Dimensione | Formato | |
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