Il testo prende in esame un concorso fotografico intitolato "Un quadro per una foto", organizzato nel 1950 da Carlo Cardazzo per promuovere il nuovo Padiglione del Libro progettato da Carlo Scarpa nei giardini della Biennale di Venezia. Il concorso era rivolto a fotografi dilettanti e professionisti residenti nella città lagunare, invitati a fotografare il Padiglione offrendo una loro personale interpretazione visiva. La giuria era composta da importanti figure culturali come Gino Bolognini, Virgilio Guidi, Carlo Scarpa e altri. Il primo premio, un dipinto di Filippo de Pisis, fu vinto da Giuseppe Ferruzzi, seguito da Ferruccio Leiss e altri fotografi come Fulvio Roiter. L'articolo analizza le diverse fotografie presentate, evidenziando gli approcci dei vari fotografi: - Ferruzzi offrì immagini oggettive e formalmente perfette dell'edificio - Leiss propose una lettura più poetica e interpretativa dell'architettura di Scarpa - Altri fotografi si concentrarono su dettagli o visioni più personali Il concorso offrì l’occasione per sottolineare il rapporto tra fotografia e architettura, e contribuì a determinare la lettura visiva dell'edificio di Scarpa. L'articolo evidenzia in particolare il valore delle fotografie di Ferruccio Leiss, amico di Scarpa, che offrono una lettura critica e lirica dell'architettura, cogliendo aspetti come la luce naturale e il dialogo tra interno ed esterno.
Un quadro per una foto: il Padiglione del Libro di Carlo Scarpa visto attraverso l’occhio fotografico
Giovanni Bianchi
2022
Abstract
Il testo prende in esame un concorso fotografico intitolato "Un quadro per una foto", organizzato nel 1950 da Carlo Cardazzo per promuovere il nuovo Padiglione del Libro progettato da Carlo Scarpa nei giardini della Biennale di Venezia. Il concorso era rivolto a fotografi dilettanti e professionisti residenti nella città lagunare, invitati a fotografare il Padiglione offrendo una loro personale interpretazione visiva. La giuria era composta da importanti figure culturali come Gino Bolognini, Virgilio Guidi, Carlo Scarpa e altri. Il primo premio, un dipinto di Filippo de Pisis, fu vinto da Giuseppe Ferruzzi, seguito da Ferruccio Leiss e altri fotografi come Fulvio Roiter. L'articolo analizza le diverse fotografie presentate, evidenziando gli approcci dei vari fotografi: - Ferruzzi offrì immagini oggettive e formalmente perfette dell'edificio - Leiss propose una lettura più poetica e interpretativa dell'architettura di Scarpa - Altri fotografi si concentrarono su dettagli o visioni più personali Il concorso offrì l’occasione per sottolineare il rapporto tra fotografia e architettura, e contribuì a determinare la lettura visiva dell'edificio di Scarpa. L'articolo evidenzia in particolare il valore delle fotografie di Ferruccio Leiss, amico di Scarpa, che offrono una lettura critica e lirica dell'architettura, cogliendo aspetti come la luce naturale e il dialogo tra interno ed esterno.Pubblicazioni consigliate
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