La Riforma Gentile ridisegnava l'architettura della Scuola secondaria e rinnovava il profilo culturale e professionale dei professori e dei presidi. Al fondo del progetto riformistico rimaneva un nodo irrisolto, le cui conseguenze si aggravarono nel clima politico del Fascismo. L'ampia libertà di insegnamento, formalmente riconosciuta dalla Legge, trovava una forte limitazione – se non una negazione – nella particolare interpretazione del pensiero neoidealistico che ispirava la Riforma. L'identificazione di autorità e libertà, quali momenti di uno stesso processo, portò ad un deciso ampliamento dei poteri dei Presidi e ad un pratico svuotamento delle libertà e dei diritti dei professori.
Presidi e professori nella Riforma Gentile
Zago Giuseppe
2023
Abstract
La Riforma Gentile ridisegnava l'architettura della Scuola secondaria e rinnovava il profilo culturale e professionale dei professori e dei presidi. Al fondo del progetto riformistico rimaneva un nodo irrisolto, le cui conseguenze si aggravarono nel clima politico del Fascismo. L'ampia libertà di insegnamento, formalmente riconosciuta dalla Legge, trovava una forte limitazione – se non una negazione – nella particolare interpretazione del pensiero neoidealistico che ispirava la Riforma. L'identificazione di autorità e libertà, quali momenti di uno stesso processo, portò ad un deciso ampliamento dei poteri dei Presidi e ad un pratico svuotamento delle libertà e dei diritti dei professori.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.