Orchesse vogliose e viragini ritrose: incarnazioni letterarie del complesso ginecofobico dal Medioevo al Novecento

Muovendo da sfondi mitico-simbolici e da archetipi psichici che sceneggiano in molteplici forme i fantasmi della ginecofobia, il presente studio attraversa una eterogenea campionatura di opere letterarie, distribuite cronologicamente dal Medioevo al Novecento, nelle quali ritorna il motivo della lotta erotica tra un maschio “insufficiente” – efebico inadeguato inesperto – e una donna connotata da eccezionale vigore e/o sessualità straripante (con una tendenziale polarizzazione tra il tipo della vergine guerriera e quello della gigantessa vogliosa e disinibita). Le varie sequenze escusse vengono sottoposte ad un’analisi che mette in tensione i paradigmi di attestazione universale e le concrete realizzazioni testuali, volta a volta rideterminate entro nuovi orizzonti di senso e diversi codici valoriali.