Il saggio ricostruisce le vicende settecentesche della città di Cirié e le sue manifestazioni storico artistiche. A fronte di una gran quantità di fonti didascaliche e di documenti rimasti, non abbiamo grandi riscontri in termini di opere. Le testimonianze raccontano di una chiesa in forma barocca, negli altari e nelle opere che la adornavano, la cui unica evidenza rimane l’altare maggiore in marmi policromi progettato da Bernardo Vittone nel 1738. La conclusione del capitolo è dedicata alle feste liturgiche che si tenevano nella città di Ciriè, con un approfondimento sulla festa del Santissimo Sacramento: la descrizione della processione che aveva luogo in occasione della festa, secondo le testimonianze archivistiche, premette di sottolineare le dinamiche sociali esistenti tra i protagonisti religiosi del tempo e gli equilibri politici e religiosi dell’intera comunità. Un evento liturgico rappresentativo di un macrocosmo sociale, dove i padri agostiniani, il terzo potere forte tra le parrocchie di San Giovanni e San Martino, creino instabilità scardinando l’ordine processionale precostituito e scatenando contese.
Il Settecento a Cirié: storia, arte e devozioni
Cecilia Veronese
2019
Abstract
Il saggio ricostruisce le vicende settecentesche della città di Cirié e le sue manifestazioni storico artistiche. A fronte di una gran quantità di fonti didascaliche e di documenti rimasti, non abbiamo grandi riscontri in termini di opere. Le testimonianze raccontano di una chiesa in forma barocca, negli altari e nelle opere che la adornavano, la cui unica evidenza rimane l’altare maggiore in marmi policromi progettato da Bernardo Vittone nel 1738. La conclusione del capitolo è dedicata alle feste liturgiche che si tenevano nella città di Ciriè, con un approfondimento sulla festa del Santissimo Sacramento: la descrizione della processione che aveva luogo in occasione della festa, secondo le testimonianze archivistiche, premette di sottolineare le dinamiche sociali esistenti tra i protagonisti religiosi del tempo e gli equilibri politici e religiosi dell’intera comunità. Un evento liturgico rappresentativo di un macrocosmo sociale, dove i padri agostiniani, il terzo potere forte tra le parrocchie di San Giovanni e San Martino, creino instabilità scardinando l’ordine processionale precostituito e scatenando contese.File | Dimensione | Formato | |
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