Con il presente contributo si intende fornire un aggiornamento sulle ultime attivit  di ricerca svolte nel 2016 e nel 2019 da parte dell’Universit  di Padova e della SAIA presso il Santuario di Apollo Pythios a Gortina di Creta. Le indagini, condotte attraverso l’apertura di quattro nuove aree di scavo, si sono concentrate non solo all’interno della cella dell’edificio di culto, ma anche all’esterno e, nello specifico, hanno interessato l’altare, lo spazio immediatamente a E di esso e un piccolo settore in prossimit  del cd. Edificio C.   stato possibile indagare bacini stratigrafici non intaccati da attivit  precedenti e, cos , acquisire nuove importanti informazioni sia sulle pi  antiche fasi di frequentazione del santuario sia sulle successive sistemazioni strutturali. In particolare,   stato recuperato materiale pertinente ai primi secoli del primo millennio a.C., che sembra illustrare una frequentazione dell’area sacra tra le et  proto-geometrica e geometrica. Inoltre, la scoperta nel naos di un deposito di fondazione, contenente parte di una tazza monoansata in vernice nera, ha permesso di collocare la costruzione del primo recinto di culto attorno alla met  del VII sec. a.C.

Il Santuario di Apollo Pythios a Gortina di Creta: nuovi dati e nuove considerazioni dalle ricerche del 2016 e del 2019

J. Bonetto
;
A. BERTELLI;M. C. METELLI;E. BROMBIN;E. BRIDI;
2021

Abstract

Con il presente contributo si intende fornire un aggiornamento sulle ultime attivit  di ricerca svolte nel 2016 e nel 2019 da parte dell’Universit  di Padova e della SAIA presso il Santuario di Apollo Pythios a Gortina di Creta. Le indagini, condotte attraverso l’apertura di quattro nuove aree di scavo, si sono concentrate non solo all’interno della cella dell’edificio di culto, ma anche all’esterno e, nello specifico, hanno interessato l’altare, lo spazio immediatamente a E di esso e un piccolo settore in prossimit  del cd. Edificio C.   stato possibile indagare bacini stratigrafici non intaccati da attivit  precedenti e, cos , acquisire nuove importanti informazioni sia sulle pi  antiche fasi di frequentazione del santuario sia sulle successive sistemazioni strutturali. In particolare,   stato recuperato materiale pertinente ai primi secoli del primo millennio a.C., che sembra illustrare una frequentazione dell’area sacra tra le et  proto-geometrica e geometrica. Inoltre, la scoperta nel naos di un deposito di fondazione, contenente parte di una tazza monoansata in vernice nera, ha permesso di collocare la costruzione del primo recinto di culto attorno alla met  del VII sec. a.C.
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