Alluvial plains are characterized by a very low gradient relief and is difficult to detect their morphologies from the terrain. Two methodologies are applied to study the geomorphology of the venetian-friulian plane and the Murghab,s terminal fan (Turkmenistam): analysis of DEMs and remote sensing images, acquired from satellite and aerial platform.. DEMs are the fundamental input of the terrain modeling, but their theory references are relatively poor defined, especially in low gradient area. The use of a methodology (DEM) where the uncertainty always exists, need a synthesis of the conceptual model adopted in this research. The application of a methodology where uncertain is always around the corner is needed to give a synthesis of the conceptual model adopted in this research. The morphometric analyses on an apposite constructed DEM of the Venetian plain, permit the automatic classification of the landforms, with a good level of coherence and detail. Statistical analyses of the curvatures show their strong geomorphic meaning and can help to distinguish the processes that, over time, have generate this complex system. The acquisition and the processing of oblique aerial photographs in the part of friulian-venetian plain, crossed by the roman road via Annia, give new results to investigate the paleohydrology and geoarcheology of this area. Cropmark reveals, with extraordinary clearness, parts of the millenary interaction between natural and human dynamics. Both methods are effective in the study of the geomorphological evolution of the Murghab’s terminal fan. The morphological monotony of the distal part of the fan, clashes with the complexity of the interactions between the processes that regulate their evolution. The appropriate use of both the methodologies, followed by the validate on terrain, can give a substancial contribute to the geomorphological study of alluvial plains.
Le pianure alluvionali si caratterizzano per la debole inclinazione e le morfologie fluviali che le costituiscono risultano difficilmente percepibili sul terreno. In questa ricerca, due metodologie sono applicate allo studio gemorfologico della pianura veneto-friulana e di quella del Murghab (Tukmenistan): l’analisi di DEM e di immagini telerilevate, da piattaforma satellitare e aerea. I DEM costituiscono l’input fondamentale del terrain modeling ma il loro quadro di riferimento teorico è relativamente poco definito. Nell’applicazione di un metodo (DEM) dove l’incertezza è sempre latente, si sente il bisogno di fornire una sintesi dei modelli concettuali adottati in questa ricerca. L’analisi morfometrica condotta sul DEM della pianura veneta, adeguatamente preparato, consente la classificazione automatica delle morfologie con un buon grado di coerenza. L’analisi statistica delle curvature dimostra il loro forte significato geomorfologico e si rivela d’ausilio per caratterizzare i processi che nel tempo hanno generato le diverse superfici che costituiscono la pianura. L’acquisizione e l’elaborazione di dati telerilevati di dettaglio nella bassa pianura venetofriulana attraversata dalla via Annia (di epoca romana), che congiungeva le principali città dell’Alto Adriatico, ha portato buoni risultati. I cropmark rivelano con straordinaria chiarezza “frammenti” della millenaria interazione tra dinamiche naturali e antropiche in questa porzione di territorio. Entrambi i metodi si sono rivelati efficaci nello studio dell’evoluzione geomorfologica del terminal fan del Murghab. La monotonia morfologica che caratterizza le pianure contrasta con la complessità delle interazioni tra i processi che ne controllano l’evoluzione. Un adeguato utilizzo incrociato di entrambe le metodologie, seguito dalla validazione sul terreno, può fornire un sostanziale contributo allo studio geomorfologico delle pianure alluvionali.
DEM e telerilevamento per lo studio geomorfologico delle pianure alluvionali / Ninfo, Andrea. - (2009 Jan 31).
DEM e telerilevamento per lo studio geomorfologico delle pianure alluvionali
Ninfo, Andrea
2009
Abstract
Le pianure alluvionali si caratterizzano per la debole inclinazione e le morfologie fluviali che le costituiscono risultano difficilmente percepibili sul terreno. In questa ricerca, due metodologie sono applicate allo studio gemorfologico della pianura veneto-friulana e di quella del Murghab (Tukmenistan): l’analisi di DEM e di immagini telerilevate, da piattaforma satellitare e aerea. I DEM costituiscono l’input fondamentale del terrain modeling ma il loro quadro di riferimento teorico è relativamente poco definito. Nell’applicazione di un metodo (DEM) dove l’incertezza è sempre latente, si sente il bisogno di fornire una sintesi dei modelli concettuali adottati in questa ricerca. L’analisi morfometrica condotta sul DEM della pianura veneta, adeguatamente preparato, consente la classificazione automatica delle morfologie con un buon grado di coerenza. L’analisi statistica delle curvature dimostra il loro forte significato geomorfologico e si rivela d’ausilio per caratterizzare i processi che nel tempo hanno generato le diverse superfici che costituiscono la pianura. L’acquisizione e l’elaborazione di dati telerilevati di dettaglio nella bassa pianura venetofriulana attraversata dalla via Annia (di epoca romana), che congiungeva le principali città dell’Alto Adriatico, ha portato buoni risultati. I cropmark rivelano con straordinaria chiarezza “frammenti” della millenaria interazione tra dinamiche naturali e antropiche in questa porzione di territorio. Entrambi i metodi si sono rivelati efficaci nello studio dell’evoluzione geomorfologica del terminal fan del Murghab. La monotonia morfologica che caratterizza le pianure contrasta con la complessità delle interazioni tra i processi che ne controllano l’evoluzione. Un adeguato utilizzo incrociato di entrambe le metodologie, seguito dalla validazione sul terreno, può fornire un sostanziale contributo allo studio geomorfologico delle pianure alluvionali.File | Dimensione | Formato | |
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