L'oggetto d'indagine della presente ricerca è il problema della violenza contro le donne come trattato dalla stampa periodica italiana negli anni compresi tra il 1965 e il 1975. Si è scelto di analizzare da un lato, il racconto delle lettrici, ricavato dalla corrispondenza pubblicata nelle varie rubriche, dall'altro le risposte dei curatori delle rubriche. Centinaia di lettere pongono infatti in evidenza il dialogo alternato tra donne-scriventi e curatori di posta, offrendo un punto di vista singolare e significativo degli umori che si agitavano all'interno di una parte della società italiana in quel significativo torno di tempo. Dalla metà degli anni Sessanta iniziano a manifestarsi i primi segnali di una stagione di grandi trasformazioni che investono "il privato" e dunque il modo di fare famiglia, la vita domestica e le relazioni familiari e sembrava questa una cornice importante da indagare in rapporto al tema, ed entro cui collocare l'analisi di una fonte particolare come quella della posta all'interno delle riviste. Nell'esigenza di offrire un quadro sfaccettato di queste circostanze, si sono scelte quattro riviste settimanali diverse tra loro, al fine di segnalare come i discorsi sulla violenza contro le donne siano diversificati (anche all'interno di una stessa pubblicazione) e quanta attenzione le singole pubblicazioni riservassero al tema. Le riviste in oggetto sono Famiglia Cristiana, settimanale cattolico, Noi donne, pubblicazione dell'UDI, Unione Donne Italiane, associazione legata al Partito Comunista, Amica e Annabella, periodici femminili del gruppo Rizzoli. L'analisi delle lettere mette in luce i temi, legati alla violenza contro le donne, di cui maggiormente le lettrici-scriventi dibattono e il modo di raccontare il problema che le affligge. Il lavoro di ricerca sul racconto della violenza nelle quattro riviste è preceduto da due capitoli introduttivi volti a delineare il campo di indagine sul piano delle categorie e delle metodologie utilizzate. Un primo capitolo analizza il fenomeno della violenza partendo dagli sviluppi contemporanei e delinea a ritroso il modo in cui la percezione sociale, il lavoro giuridico e quello politico si sono modificati. Nel secondo capitolo sarà invece analizzata la fonte di questa ricerca, ovvero le lettere all'interno delle rubriche dei differenti periodici, con un focus sui protagonisti principali di questo scambio. Saranno messe in luce le criticità che comporta questo tipo di fonte e il metodo che si è utilizzato per analizzarla. La trattazione del periodo 1965-1975 sarà quindi divisa in due tempi nei due capitoli successivi (Primo tempo 1965-1970 e Secondo tempo 1971-1975). Si è ritenuto infatti importante segnalare come l'approvazione della legge sul divorzio sia un episodio che ha delle ricadute importanti sull'atteggiamento nei confronti del matrimonio di molte delle donne che scrivono.
Donne che raccontano di sé. La violenza di genere nelle rubriche di posta di alcune riviste italiane (1965-1975) / Endrighetti, Francesca. - (2020 Oct 26).
Donne che raccontano di sé. La violenza di genere nelle rubriche di posta di alcune riviste italiane (1965-1975)
Endrighetti, Francesca
2020
Abstract
L'oggetto d'indagine della presente ricerca è il problema della violenza contro le donne come trattato dalla stampa periodica italiana negli anni compresi tra il 1965 e il 1975. Si è scelto di analizzare da un lato, il racconto delle lettrici, ricavato dalla corrispondenza pubblicata nelle varie rubriche, dall'altro le risposte dei curatori delle rubriche. Centinaia di lettere pongono infatti in evidenza il dialogo alternato tra donne-scriventi e curatori di posta, offrendo un punto di vista singolare e significativo degli umori che si agitavano all'interno di una parte della società italiana in quel significativo torno di tempo. Dalla metà degli anni Sessanta iniziano a manifestarsi i primi segnali di una stagione di grandi trasformazioni che investono "il privato" e dunque il modo di fare famiglia, la vita domestica e le relazioni familiari e sembrava questa una cornice importante da indagare in rapporto al tema, ed entro cui collocare l'analisi di una fonte particolare come quella della posta all'interno delle riviste. Nell'esigenza di offrire un quadro sfaccettato di queste circostanze, si sono scelte quattro riviste settimanali diverse tra loro, al fine di segnalare come i discorsi sulla violenza contro le donne siano diversificati (anche all'interno di una stessa pubblicazione) e quanta attenzione le singole pubblicazioni riservassero al tema. Le riviste in oggetto sono Famiglia Cristiana, settimanale cattolico, Noi donne, pubblicazione dell'UDI, Unione Donne Italiane, associazione legata al Partito Comunista, Amica e Annabella, periodici femminili del gruppo Rizzoli. L'analisi delle lettere mette in luce i temi, legati alla violenza contro le donne, di cui maggiormente le lettrici-scriventi dibattono e il modo di raccontare il problema che le affligge. Il lavoro di ricerca sul racconto della violenza nelle quattro riviste è preceduto da due capitoli introduttivi volti a delineare il campo di indagine sul piano delle categorie e delle metodologie utilizzate. Un primo capitolo analizza il fenomeno della violenza partendo dagli sviluppi contemporanei e delinea a ritroso il modo in cui la percezione sociale, il lavoro giuridico e quello politico si sono modificati. Nel secondo capitolo sarà invece analizzata la fonte di questa ricerca, ovvero le lettere all'interno delle rubriche dei differenti periodici, con un focus sui protagonisti principali di questo scambio. Saranno messe in luce le criticità che comporta questo tipo di fonte e il metodo che si è utilizzato per analizzarla. La trattazione del periodo 1965-1975 sarà quindi divisa in due tempi nei due capitoli successivi (Primo tempo 1965-1970 e Secondo tempo 1971-1975). Si è ritenuto infatti importante segnalare come l'approvazione della legge sul divorzio sia un episodio che ha delle ricadute importanti sull'atteggiamento nei confronti del matrimonio di molte delle donne che scrivono.File | Dimensione | Formato | |
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