This thesis is a specific development of the main project of Padua University prehistory research team: the aim of this project is to analyze social and economic transformations of Bronze Age communities in Northern Italy, with a focus on "palafitticolo-terramaricola" and north-east cultures. The purpose of the thesis is the study of Bronze Age fortified settlements from Central Lombardy to Friuli; the provinces involved in this study are: Brescia, Mantua, Cremona, Verona, Rovigo, Padua, Vicenza, Treviso, Venice, Pordenone, Udine and Gorizia. From Middle Bronze Age 1 in these territories - similarly to the southern Po plain area - developed the settlement pattern of the "fortified village"; the development is strictly connected to the rising of the social and economic complexity of communities and, consequently, to the increased capacity of communities to modify the environment. This work, never done before for the Northern Po plain area, consider both archaeological and paleo-environmental data, in order to understand the structural feature of fortified settlements in relation to population dynamics, territorial organization, and social and economic transformations of the communities. The Thesis gives a framework of the problems just mentioned, linking archeological with geomorphological, paleohydrographic and - in wider terms - paleo-environmental data. Information has been stored in a database already existent but modified for the purpose of the research; then the database has been linked with a GIS. Moreover, this research uses a quantitative approach for the collection and analysis of the data set. The thesis includes: 1) the study of each fortified site, based on the analysis of multiple kind of data: aerial photos, stratigraphy trough sections and planimetries, artifacts chronology, dispersion areas of surface materials, earth coring, thematic maps, DEM, etc.; data were collected and processed in a database and a GIS; 2) for each settlement surface, data of both perimetral structures and housing spaces were calculated and recorded; for the perimetral structures, also volumetric data were calculated; 3) for each site with enough information edited, the volume of sediments excavated to realize moats and embankments was calculated; then the man power necessary to move that volume of sediments was estimated; 4) for each site with enough information edited, the quantity of timber demanded for the construction of perimetral structures was estimated; 5) the construction techniques of the perimetral structures were formalized and described; 6) a new demographic method to estimate the number of individuals per fortified settlements was created; 7) a synthesis of evolution and development of the fortified settlements during Bronze Age was realized.
La ricerca si inserisce nell'ambito di un progetto avviato da molti anni dall'quipe protostorica dell'Università di Padova rivolto all'analisi delle trasformazioni di tipo territoriale e socio-economico che interessarono le comunità dell'età del bronzo dell'Italia settentrionale, con particolare attenzione all'area palafitticolo-terramaricola e alle regioni nord-orientali. Obiettivo specifico della ricerca è lo studio sistematico degli insediamenti fortificati planiziari dell'età del bronzo documentati tra Lombardia centro-orientale e Friuli; l'areale di ricerca include le province di Brescia, Mantova, Cremona, Verona, Rovigo, Padova, Vicenza, Treviso, Venezia, Pordenone, Udine e Gorizia. In questi territori, parallelamente a quanto accade nella pianura sud-padana, si sviluppa - a partire dalle prime fasi del Bronzo medio - il modello insediativo del "sito fortificato", un modello strettamente legato al fenomeno di incremento della complessità nell'organizzazione socio-economica delle comunità e di implementazione delle capacità delle stesse di proiettarsi sull'ambiente e sulle sue risorse in modo molto invasivo e, nel lungo termine, distruttivo. A fronte dell'ingente quantità di dati editi - soprattutto di tipo archeologico, ma anche di tipo paleoambientale -, a differenza di quanto già effettuato per l'area sud-padana, per il comparto territoriale in esame non era mai stato effettuato uno studio organico e sistematico delle caratteristiche strutturali dei siti in relazione delle pulsazioni del popolamento - quindi anche delle dinamiche demografiche -, dell'organizzazione del territorio e delle trasformazioni socio-economiche. La ricerca fornisce un quadro organico relativo alle problematiche appena evidenziate, basandosi sulla raccolta e l'analisi di tutte le evidenze edite relative a siti fortificati dell'età del bronzo del territorio in esame, integrando l'aspetto archeologico con quelli di tipo geomorfologico, paleoidrografico e paleoambientale. Gli strumenti utilizzati per l'archiviazione e lo studio dei dati sono un database dedicato - già elaborato in precedenza ma in questa sede ampiamente implementato per raccogliere informazioni specifiche sul tema - e un sistema GIS ad esso correlato. Inoltre, uno dei capisaldi della ricerca è il tentativo di superare un approccio prevalentemente qualitativo di raccolta e analisi dei dati a favore di un approccio anche di tipo quantitativo. Nello specifico la ricerca ha previsto: 1) lo studio di ogni singolo sito fortificato, basato sull'analisi incrociata di molteplici tipologie di dati: foto aeree, sezioni stratigrafiche, planimetrie, cronologia dei materiali, aree di dispersione di materiali da superficie, carotaggi, carte tematiche, DEM, ecc; i dati sono stati inseriti ed elaborati - in modo integrato - in un database e in un GIS; 2) Per ogni sito sono stati calcolati e registrati i dati metrici di superficie tanto degli apparati perimetrali, quanto delle aree abitative interne; inoltre, per quel che riguarda gli apparati perimetrali, sono stati calcolati anche i dati volumetrici; 3) per tutti i siti che presentavano sufficienti dati sono state calcolate le cubature di sedimento cavate per lo scavo dei fossati e dei canali, per la messa in opera dei terrapieni e, più in generale, per lo spostamento di grandi masse di terra. Successivamente è stata stimata la forza lavoro necessaria per effettuare tali opere; 4) per i siti con dati sufficienti è stato effettuato un tentativo di quantificazione del legname necessario per l'erezione delle palizzate, delle staccionate e degli steccati, e per la realizzazione delle strutture di armatura dei terrapieni; 5) sono state ricostruite e formalizzate le tecniche costruttive degli apparati perimetrali documentati nell'areale di ricerca; 6) è stato sviluppato un metodo demografico innovativo per elaborare dei nuovi coefficienti per il calcolo del numero possibile di individui conviventi in un insediamento; 7) è stata effettuata una sintesi dell'evoluzione e dello sviluppo dei siti perimetrali nel corso dell'età del bronzo.
Il fenomeno degli abitati fortificati di pianura dell'età del bronzo nell'Italia settentrionale a nord del Po: terramare, siti arginati e castellieri / Vicenzutto, David. - (2017 Jan 31).
Il fenomeno degli abitati fortificati di pianura dell'età del bronzo nell'Italia settentrionale a nord del Po: terramare, siti arginati e castellieri
Vicenzutto, David
2017
Abstract
La ricerca si inserisce nell'ambito di un progetto avviato da molti anni dall'quipe protostorica dell'Università di Padova rivolto all'analisi delle trasformazioni di tipo territoriale e socio-economico che interessarono le comunità dell'età del bronzo dell'Italia settentrionale, con particolare attenzione all'area palafitticolo-terramaricola e alle regioni nord-orientali. Obiettivo specifico della ricerca è lo studio sistematico degli insediamenti fortificati planiziari dell'età del bronzo documentati tra Lombardia centro-orientale e Friuli; l'areale di ricerca include le province di Brescia, Mantova, Cremona, Verona, Rovigo, Padova, Vicenza, Treviso, Venezia, Pordenone, Udine e Gorizia. In questi territori, parallelamente a quanto accade nella pianura sud-padana, si sviluppa - a partire dalle prime fasi del Bronzo medio - il modello insediativo del "sito fortificato", un modello strettamente legato al fenomeno di incremento della complessità nell'organizzazione socio-economica delle comunità e di implementazione delle capacità delle stesse di proiettarsi sull'ambiente e sulle sue risorse in modo molto invasivo e, nel lungo termine, distruttivo. A fronte dell'ingente quantità di dati editi - soprattutto di tipo archeologico, ma anche di tipo paleoambientale -, a differenza di quanto già effettuato per l'area sud-padana, per il comparto territoriale in esame non era mai stato effettuato uno studio organico e sistematico delle caratteristiche strutturali dei siti in relazione delle pulsazioni del popolamento - quindi anche delle dinamiche demografiche -, dell'organizzazione del territorio e delle trasformazioni socio-economiche. La ricerca fornisce un quadro organico relativo alle problematiche appena evidenziate, basandosi sulla raccolta e l'analisi di tutte le evidenze edite relative a siti fortificati dell'età del bronzo del territorio in esame, integrando l'aspetto archeologico con quelli di tipo geomorfologico, paleoidrografico e paleoambientale. Gli strumenti utilizzati per l'archiviazione e lo studio dei dati sono un database dedicato - già elaborato in precedenza ma in questa sede ampiamente implementato per raccogliere informazioni specifiche sul tema - e un sistema GIS ad esso correlato. Inoltre, uno dei capisaldi della ricerca è il tentativo di superare un approccio prevalentemente qualitativo di raccolta e analisi dei dati a favore di un approccio anche di tipo quantitativo. Nello specifico la ricerca ha previsto: 1) lo studio di ogni singolo sito fortificato, basato sull'analisi incrociata di molteplici tipologie di dati: foto aeree, sezioni stratigrafiche, planimetrie, cronologia dei materiali, aree di dispersione di materiali da superficie, carotaggi, carte tematiche, DEM, ecc; i dati sono stati inseriti ed elaborati - in modo integrato - in un database e in un GIS; 2) Per ogni sito sono stati calcolati e registrati i dati metrici di superficie tanto degli apparati perimetrali, quanto delle aree abitative interne; inoltre, per quel che riguarda gli apparati perimetrali, sono stati calcolati anche i dati volumetrici; 3) per tutti i siti che presentavano sufficienti dati sono state calcolate le cubature di sedimento cavate per lo scavo dei fossati e dei canali, per la messa in opera dei terrapieni e, più in generale, per lo spostamento di grandi masse di terra. Successivamente è stata stimata la forza lavoro necessaria per effettuare tali opere; 4) per i siti con dati sufficienti è stato effettuato un tentativo di quantificazione del legname necessario per l'erezione delle palizzate, delle staccionate e degli steccati, e per la realizzazione delle strutture di armatura dei terrapieni; 5) sono state ricostruite e formalizzate le tecniche costruttive degli apparati perimetrali documentati nell'areale di ricerca; 6) è stato sviluppato un metodo demografico innovativo per elaborare dei nuovi coefficienti per il calcolo del numero possibile di individui conviventi in un insediamento; 7) è stata effettuata una sintesi dell'evoluzione e dello sviluppo dei siti perimetrali nel corso dell'età del bronzo.File | Dimensione | Formato | |
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