My PhD was performed in Mérieux NutriSciences, a company which provides analytical services. During my PhD I worked on three projects, whose common determinant was the application of mass spectrometry (MS) to the analysis of proteins. The main study deals with MS as a new tool for the analysis of food allergens. Food allergy is an important health problem involving immunological reactions that arise following exposure to protein allergens. In the absence of a cure, patients need to avoid the offending food to prevent allergic reactions. In the European Union, 14 allergens must be indicated in food labels when intentionally added. However, one of the main causes triggering allergic reactions is represented by undesired contamination of food by allergens in production facilities. Even tiny amounts of allergens can trigger severe manifestations; thus, to protect consumers sensitive analytical methods are required. Recently, methods based on MS have received increasing attention for the quantification of food allergens in complex matrices. In the present study, the development of a method based on MS for the simultaneous detection of egg, milk, tree nuts and peanuts allergens into bakery products is described. The method is based on the detection of specific peptides generated from the enzymatic hydrolysis of the target allergens and employs a technique called Multiple Reaction Monitoring, in which the mass spectrometer is operated to selectively acquire signals deriving from specific couples of m/z values, corresponding to a peptide ion and to one of its fragments. The method developed allows to detect target allergens in a specific way and with acceptable sensitivities and can be considered as a valuable alternative to other common analytical techniques, such as ELISA and PCR. A second topic of this thesis is bovine beta-casein, a polymorphic protein for which 12 genetic variants have been identified, the most common being A1 and A2. Some reports suggested a possible association between the consumption of A1 beta-casein and the etiology of some human diseases, including ischemic heart disease and diabetes. At the basis of the effects caused by A1 beta-casein there would be a bioactive peptide with opioid-like activity, released by proteolytic enzymes upon gastrointestinal digestion. This peptide, called beta-casomorphin-7, was shown to be produced only from certain beta-casein isoforms, having a histidine in position 67, including the A1 variant. On the other hand, variants possessing a proline in position 67, such as the A2 variant, would not be able to generate beta-casomorphin-7. Based on these assumptions, some companies now sell “A2 milk”, a milk containing only A2 beta-casein. In this project, a LC-MS analytical method was developed to discriminate between A2 milk and commercial milk, which typically contains a mixture of A1 and A2 beta-casein. The final purpose is to offer milk producers an analytical tool to certify that a milk labeled as “A2 milk” is really as such, eventually capable to identify possible frauds or contaminations. Finally, in this thesis a minor project is described, having as object the enzyme transglutaminase (TGase) from microbial origin. TGase catalyses the formation of isopeptide bonds between carboxamides of glutamine residues and amine groups of lysine, resulting in protein cross-linking. The action of TGase can determine significant changes in the physico-chemical properties of proteins, leading to changes in viscosity, thermal stability and elasticity. For these reasons, TGase finds application as an additive in the food industry. In this study a TGase from an unknown microbial source has been characterized and identified by applying a bottom-up proteomic approach. The identified enzyme is produced from a bacterial strain different from the one most commonly used in food industrial applications, S. mobaraense. Moreover, a method for the measurement of TGase enzymatic activity by the hydroxamate assay has been set up and has now become a service offered by the Mérieux NutriSciences.

Il mio dottorato di ricerca si è svolto in Mérieux NutriSciences, un’ azienda che fornisce servizi analitici. Durante il mio periodo di dottorato ho lavorato su tre progetti, il cui determinante comune era l'applicazione della spettrometria di massa (SM) all'analisi delle proteine. Lo studio principale riguarda la SM applicata all'analisi degli allergeni alimentari. L'allergia alimentare è una patologia importante, dovuta a reazioni immunologiche che insorgono a seguito dell'esposizione di un soggetto ad allergeni proteici. Poiché ad oggi non esiste cura, per prevenire le reazioni allergiche i pazienti devono evitare di assumere alimenti contenenti allergeni. Nell'Unione Europea, 14 allergeni devono essere indicati sulle etichette degli alimenti se aggiunti intenzionalmente. Tuttavia, una delle principali cause di reazione allergica è rappresentata dalla contaminazione indesiderata degli alimenti con allergeni all'interno degli impianti di produzione. Anche piccole quantità di allergene possono scatenare gravi reazioni; dunque, per proteggere i consumatori sono necessari metodi analitici sensibili. Recentemente, i metodi basati sulla SM hanno ricevuto crescente attenzione per la quantificazione degli allergeni alimentari in matrici complesse. Nel presente studio viene descritto lo sviluppo di un metodo basato sulla SM per il rilevamento simultaneo di allergeni da uova, latte, arachidi e frutta secca in prodotti da forno. Il metodo si basa sull'identificazione di specifici peptidi generati dall'idrolisi enzimatica degli allergeni target ed impiega una tecnica chiamata Multiple Reaction Monitoring, in cui lo spettrometro di massa è utilizzato per acquisire selettivamente segnali derivanti da coppie di specifici valori m/z, corrispondenti a uno ione peptidico e ad uno dei suoi frammenti. Il metodo sviluppato consente di rilevare gli allergeni target in modo specifico e con sensibilità accettabile e può essere considerato una valida alternativa ad altre comuni tecniche analitiche, come l’ELISA e la PCR. Un secondo argomento trattato in questa tesi riguarda la beta-caseina bovina, una proteina polimorfica per la quale sono state identificate 12 varianti genetiche, fra cui le più comuni sono la A1 e la A2. Alcuni studi hanno suggerito una possibile associazione fra il consumo di beta-caseina A1 e l'eziologia di alcune malattie, tra cui l’ischemia cardiaca e il diabete. Alla base degli effetti causati dalla beta-caseina A1 ci sarebbe un peptide bioattivo con attività simil-oppiode, rilasciato da specifici enzimi proteolitici durante la digestione. Questo peptide, chiamato beta-casomorphin-7, viene generato solo a partire da alcune isoforme di beta-caseina, contenenti un'istidina in posizione 67, inclusa la variante A1. Al contrario, le varianti che possiedono una prolina in posizione 67, come la variante A2, non sarebbero in grado di generare il peptide beta-casomorphin-7. Sulla base di queste ipotesi, alcune aziende vendono ora il cosiddetto "latte A2", un tipo di latte contenente solo beta-caseina A2. In questo progetto di dottorato è stato sviluppato un metodo analitico LC-MS per discriminare il latte A2 dal latte commerciale, che tipicamente contiene una miscela di beta-caseina A1 e A2. Lo scopo finale è offrire ai produttori di latte uno strumento analitico per certificare che un latte etichettato come "latte A2" sia realmente tale, ed eventualmente in grado di identificare possibili frodi o contaminazioni. Infine, in questa tesi viene descritto un progetto che ha come oggetto l'enzima transglutaminasi (TGasi) di origine microbica. La TGasi catalizza la formazione di legami isopeptidici tra residui di glutammina e di lisina, determinando la formazione di cross-linking fra proteine. L'azione della TGasi può determinare cambiamenti significativi nelle proprietà fisico-chimiche delle proteine, portando a modifiche nella viscosità, nella stabilità termica e nella elasticità. Per questi motivi, la TGasi trova applicazione come additivo nell'industria alimentare. In questo studio, una specie di TGasi di origine microbica è stata caratterizzata e identificata applicando un approccio proteomico “bottom-up”. L'enzima identificato viene prodotto da un ceppo batterico diverso da quello più comunemente utilizzato nelle applicazioni industriali alimentari, denominato S. mobaraense. Infine, è stato sviluppato un metodo per la misurazione dell'attività enzimatica della TGasi mediante il saggio dell'idrossammato, che è ora diventato un servizio analitico offerto da Mérieux NutriSciences.

Mass spectrometry as an emerging tool for the detection of proteins in complex matrices: from untargeted to targeted analysis / De Poi, Rossella. - (2018 Nov).

Mass spectrometry as an emerging tool for the detection of proteins in complex matrices: from untargeted to targeted analysis

De Poi, Rossella
2018

Abstract

Il mio dottorato di ricerca si è svolto in Mérieux NutriSciences, un’ azienda che fornisce servizi analitici. Durante il mio periodo di dottorato ho lavorato su tre progetti, il cui determinante comune era l'applicazione della spettrometria di massa (SM) all'analisi delle proteine. Lo studio principale riguarda la SM applicata all'analisi degli allergeni alimentari. L'allergia alimentare è una patologia importante, dovuta a reazioni immunologiche che insorgono a seguito dell'esposizione di un soggetto ad allergeni proteici. Poiché ad oggi non esiste cura, per prevenire le reazioni allergiche i pazienti devono evitare di assumere alimenti contenenti allergeni. Nell'Unione Europea, 14 allergeni devono essere indicati sulle etichette degli alimenti se aggiunti intenzionalmente. Tuttavia, una delle principali cause di reazione allergica è rappresentata dalla contaminazione indesiderata degli alimenti con allergeni all'interno degli impianti di produzione. Anche piccole quantità di allergene possono scatenare gravi reazioni; dunque, per proteggere i consumatori sono necessari metodi analitici sensibili. Recentemente, i metodi basati sulla SM hanno ricevuto crescente attenzione per la quantificazione degli allergeni alimentari in matrici complesse. Nel presente studio viene descritto lo sviluppo di un metodo basato sulla SM per il rilevamento simultaneo di allergeni da uova, latte, arachidi e frutta secca in prodotti da forno. Il metodo si basa sull'identificazione di specifici peptidi generati dall'idrolisi enzimatica degli allergeni target ed impiega una tecnica chiamata Multiple Reaction Monitoring, in cui lo spettrometro di massa è utilizzato per acquisire selettivamente segnali derivanti da coppie di specifici valori m/z, corrispondenti a uno ione peptidico e ad uno dei suoi frammenti. Il metodo sviluppato consente di rilevare gli allergeni target in modo specifico e con sensibilità accettabile e può essere considerato una valida alternativa ad altre comuni tecniche analitiche, come l’ELISA e la PCR. Un secondo argomento trattato in questa tesi riguarda la beta-caseina bovina, una proteina polimorfica per la quale sono state identificate 12 varianti genetiche, fra cui le più comuni sono la A1 e la A2. Alcuni studi hanno suggerito una possibile associazione fra il consumo di beta-caseina A1 e l'eziologia di alcune malattie, tra cui l’ischemia cardiaca e il diabete. Alla base degli effetti causati dalla beta-caseina A1 ci sarebbe un peptide bioattivo con attività simil-oppiode, rilasciato da specifici enzimi proteolitici durante la digestione. Questo peptide, chiamato beta-casomorphin-7, viene generato solo a partire da alcune isoforme di beta-caseina, contenenti un'istidina in posizione 67, inclusa la variante A1. Al contrario, le varianti che possiedono una prolina in posizione 67, come la variante A2, non sarebbero in grado di generare il peptide beta-casomorphin-7. Sulla base di queste ipotesi, alcune aziende vendono ora il cosiddetto "latte A2", un tipo di latte contenente solo beta-caseina A2. In questo progetto di dottorato è stato sviluppato un metodo analitico LC-MS per discriminare il latte A2 dal latte commerciale, che tipicamente contiene una miscela di beta-caseina A1 e A2. Lo scopo finale è offrire ai produttori di latte uno strumento analitico per certificare che un latte etichettato come "latte A2" sia realmente tale, ed eventualmente in grado di identificare possibili frodi o contaminazioni. Infine, in questa tesi viene descritto un progetto che ha come oggetto l'enzima transglutaminasi (TGasi) di origine microbica. La TGasi catalizza la formazione di legami isopeptidici tra residui di glutammina e di lisina, determinando la formazione di cross-linking fra proteine. L'azione della TGasi può determinare cambiamenti significativi nelle proprietà fisico-chimiche delle proteine, portando a modifiche nella viscosità, nella stabilità termica e nella elasticità. Per questi motivi, la TGasi trova applicazione come additivo nell'industria alimentare. In questo studio, una specie di TGasi di origine microbica è stata caratterizzata e identificata applicando un approccio proteomico “bottom-up”. L'enzima identificato viene prodotto da un ceppo batterico diverso da quello più comunemente utilizzato nelle applicazioni industriali alimentari, denominato S. mobaraense. Infine, è stato sviluppato un metodo per la misurazione dell'attività enzimatica della TGasi mediante il saggio dell'idrossammato, che è ora diventato un servizio analitico offerto da Mérieux NutriSciences.
nov-2018
My PhD was performed in Mérieux NutriSciences, a company which provides analytical services. During my PhD I worked on three projects, whose common determinant was the application of mass spectrometry (MS) to the analysis of proteins. The main study deals with MS as a new tool for the analysis of food allergens. Food allergy is an important health problem involving immunological reactions that arise following exposure to protein allergens. In the absence of a cure, patients need to avoid the offending food to prevent allergic reactions. In the European Union, 14 allergens must be indicated in food labels when intentionally added. However, one of the main causes triggering allergic reactions is represented by undesired contamination of food by allergens in production facilities. Even tiny amounts of allergens can trigger severe manifestations; thus, to protect consumers sensitive analytical methods are required. Recently, methods based on MS have received increasing attention for the quantification of food allergens in complex matrices. In the present study, the development of a method based on MS for the simultaneous detection of egg, milk, tree nuts and peanuts allergens into bakery products is described. The method is based on the detection of specific peptides generated from the enzymatic hydrolysis of the target allergens and employs a technique called Multiple Reaction Monitoring, in which the mass spectrometer is operated to selectively acquire signals deriving from specific couples of m/z values, corresponding to a peptide ion and to one of its fragments. The method developed allows to detect target allergens in a specific way and with acceptable sensitivities and can be considered as a valuable alternative to other common analytical techniques, such as ELISA and PCR. A second topic of this thesis is bovine beta-casein, a polymorphic protein for which 12 genetic variants have been identified, the most common being A1 and A2. Some reports suggested a possible association between the consumption of A1 beta-casein and the etiology of some human diseases, including ischemic heart disease and diabetes. At the basis of the effects caused by A1 beta-casein there would be a bioactive peptide with opioid-like activity, released by proteolytic enzymes upon gastrointestinal digestion. This peptide, called beta-casomorphin-7, was shown to be produced only from certain beta-casein isoforms, having a histidine in position 67, including the A1 variant. On the other hand, variants possessing a proline in position 67, such as the A2 variant, would not be able to generate beta-casomorphin-7. Based on these assumptions, some companies now sell “A2 milk”, a milk containing only A2 beta-casein. In this project, a LC-MS analytical method was developed to discriminate between A2 milk and commercial milk, which typically contains a mixture of A1 and A2 beta-casein. The final purpose is to offer milk producers an analytical tool to certify that a milk labeled as “A2 milk” is really as such, eventually capable to identify possible frauds or contaminations. Finally, in this thesis a minor project is described, having as object the enzyme transglutaminase (TGase) from microbial origin. TGase catalyses the formation of isopeptide bonds between carboxamides of glutamine residues and amine groups of lysine, resulting in protein cross-linking. The action of TGase can determine significant changes in the physico-chemical properties of proteins, leading to changes in viscosity, thermal stability and elasticity. For these reasons, TGase finds application as an additive in the food industry. In this study a TGase from an unknown microbial source has been characterized and identified by applying a bottom-up proteomic approach. The identified enzyme is produced from a bacterial strain different from the one most commonly used in food industrial applications, S. mobaraense. Moreover, a method for the measurement of TGase enzymatic activity by the hydroxamate assay has been set up and has now become a service offered by the Mérieux NutriSciences.
Chimica analitica; spettrometria di massa; biochimica delle proteine;analisi su alimenti; latte A2; allergeni alimentari; transglutaminasi. Analytical chemistry; mass spectrometry; protein biochemistry; food analysis; A2 milk; food allergens; transglutaminase.
Mass spectrometry as an emerging tool for the detection of proteins in complex matrices: from untargeted to targeted analysis / De Poi, Rossella. - (2018 Nov).
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