Aim of this thesis is the reconstruction of Bronze Age settlement dynamics of the part of low and middle Veneto plain lying between ancient Adige river and present Po river. The research was structured in the following phases: the study of published data on paeleoidrographical aspects, in order to understand the settlement choices in relation with ancient environment; the study of all published archaeological Bronze Age contexts; the re-reading of material culture from these context, in order to redefine chronological and cultural aspects; the chrono-typological analysis of two groups of archaeological materials: the published sample of conformed handles, and the unpublished material from Fondo Paviani RBA and FBA embanked settlement. The main tools of the research are a database and GIS. The sample of all considered sites is composed by 288 contexts. The principal results regarding settlement dynamics are: 1) In the EBA a gradual stable occupation of the Northern Po Valley is attested, especially along riverbeds and wetlands, according to a process of “colonization” from Garda Lake pile-dwelling system to the plain. From the cultural point of view, the territory is characterized by Polada culture (EBA1) and Barche di Solferino aspect (EBA2), with the presence of some elements referable to Danubian-Carpathian area. 2) In MBA, an increase in settlement number is attested for MBA1, while in MBA2 the evidences clearly decrease, probably according to the simultaneous colonization of the Southern Po Valley; in MBA3 another small increase is registered. Already since MBA1, and in MBA2 and 3, settlements with bank and moat are known for the area. The cultural aspects are strictly related to the Southern Po Valley ones, even if we notice some independent characters. External relationships are attested, both with peninsular Italy - Grotta Nuova and Appenino cultural aspects – and continental Europe. 3) In the Recent Bronze Age, and specially in its advanced phase, a generalized and outstanding increase in the number of settlements is attested, together with the development of socio-political complex structures, as it is the polity of Valli Grandi Veronesi. This polity, whose central place is Fondo Paviani, is the key area for the wide exchange system that connects the examined territory with continental Europe, peninsular and North-Western Italy and the Aegean-Mediterranean area. 4) In the Final Bronze Age, a general contraction in the number of settlements is attested in FBA1-2, while we cannot record a collapse, but a general rearrangement of territorial pattern with the development of Frattesina, the new key context for the exchange system that connects continental Europe and Mediterranean world. In FBA3 a new process of territory occupation is attested, related to the centers of Gazzo Veronese, Oppeano, Montagnana, Este and Villamarzana
La presente tesi ha come obiettivo la ricostruzione delle dinamiche insediamentali dell’età del bronzo nella fascia di media e bassa pianura veneta compresa tra l’antico ventaglio di divagazione dell’Adige a nord e l’attuale corso del Po a sud. La ricerca si è articolata in varie fasi: lo studio dei dati paleoidrografici antichi dell’area, al fine di analizzare le scelte locazionali in relazione all’ambiente; lo studio di tutte le occorrenze di rinvenimenti archeologici noti per l’età del bronzo; il riesame della cultura materiale edita proveniente dai contesti in esame, al fine di ridefinire le caratteristiche cronologiche e culturali dei rinvenimenti; l’analisi tipocronologica di due lotti di materiale: il campione di tutte le apofisi di anse edite, e il materiale inedito dallo scavo di un settore dell’insediamento arginato dell’età del BR e BF iniziale di Fondo Paviani. I principali strumenti utilizzati per l’analisi territoriale sono stati un database e il GIS. Il campione di siti individuati è di 288. L’analisi del popolamento ha messo a punto i seguenti risultati: 1) Nel BA è attestata una progressiva occupazione stabile della pianura, con strategie insediamentali che prediligono le sedi perifluviali, soprattutto a partire dal BA 2, secondo quella che è nota come una “colonizzazione” della pianura dal bacino gardesano. Dal punto di vista culturale, il territorio si inquadra nell’ambito delle facies di Polada (BA1) e Barche di Solferino (BA2), con la presenza di elementi allogeni che rimandano alle coeve facies del bacino danubiano-carpatico. 2) Nel BM, si assiste ad un progressivo incremento quantitativo del numero delle attestazioni per il BM1, a un decremento nel BM2 - probabile riflesso della colonizzazione in atto nella pianura sud-padana, e a un probabile incremento nella fase di BM3. Già a partire dal BM1, e poi nel corso di BM2 e 3, emergono i primi esempi di abitati con aggere e fossato. Dal punto di vista culturale il territorio appare omogeno con i caratteri delle facies sud-padane, seppure con delle specificità locali. Si individuano inoltre relazioni con l’area peninsulare adriatica - facies di Grotta Nuova e Appenninica - e una connessione con l’Europa continentale. 3) Nel BR e soprattutto nel BR2 si assiste ad un esponenziale aumento del numero dei siti, con la formazione di sistemi insediativi unitari come la polity delle Valli Grandi Veronesi - incentrata attorno al central place di Fondo Paviani - snodo-chiave del complesso sistema di scambi che collega in questo momento il territorio con l’Europa continentale, l’Italia peninsulare e nord-occidentale, l’Egeo e il Mediterraneo. 4) Nel BF, infine, il popolamento registra una contrazione - ma non un sistematico crollo - del numero di siti nel BF1-2 - quando si assiste a un processo di radicale riassetto del popolamento con la nascita, sull’asse del Po, di Frattesina, nuovo snodo-chiave nelle direttrici dello scambio tra Europa continentale e Mediterraneo - e ad una nuova rioccupazione del territorio, con la concentrazione esclusiva del popolamento, tra BF3 e IFe1, attorno ai poli di Gazzo Veronese, Oppeano, Montagnana, Este e Villamarzana
La media e bassa pianura veneta a sud dell'antico Adige nell'età del bronzo. Popolamento ed evoluzione socio-politica di un territorio a cavallo tra Europa, Italia e Mediterraneo / Dalla Longa, Elisa. - (2015 Jan 30).
La media e bassa pianura veneta a sud dell'antico Adige nell'età del bronzo. Popolamento ed evoluzione socio-politica di un territorio a cavallo tra Europa, Italia e Mediterraneo
Dalla Longa, Elisa
2015
Abstract
La presente tesi ha come obiettivo la ricostruzione delle dinamiche insediamentali dell’età del bronzo nella fascia di media e bassa pianura veneta compresa tra l’antico ventaglio di divagazione dell’Adige a nord e l’attuale corso del Po a sud. La ricerca si è articolata in varie fasi: lo studio dei dati paleoidrografici antichi dell’area, al fine di analizzare le scelte locazionali in relazione all’ambiente; lo studio di tutte le occorrenze di rinvenimenti archeologici noti per l’età del bronzo; il riesame della cultura materiale edita proveniente dai contesti in esame, al fine di ridefinire le caratteristiche cronologiche e culturali dei rinvenimenti; l’analisi tipocronologica di due lotti di materiale: il campione di tutte le apofisi di anse edite, e il materiale inedito dallo scavo di un settore dell’insediamento arginato dell’età del BR e BF iniziale di Fondo Paviani. I principali strumenti utilizzati per l’analisi territoriale sono stati un database e il GIS. Il campione di siti individuati è di 288. L’analisi del popolamento ha messo a punto i seguenti risultati: 1) Nel BA è attestata una progressiva occupazione stabile della pianura, con strategie insediamentali che prediligono le sedi perifluviali, soprattutto a partire dal BA 2, secondo quella che è nota come una “colonizzazione” della pianura dal bacino gardesano. Dal punto di vista culturale, il territorio si inquadra nell’ambito delle facies di Polada (BA1) e Barche di Solferino (BA2), con la presenza di elementi allogeni che rimandano alle coeve facies del bacino danubiano-carpatico. 2) Nel BM, si assiste ad un progressivo incremento quantitativo del numero delle attestazioni per il BM1, a un decremento nel BM2 - probabile riflesso della colonizzazione in atto nella pianura sud-padana, e a un probabile incremento nella fase di BM3. Già a partire dal BM1, e poi nel corso di BM2 e 3, emergono i primi esempi di abitati con aggere e fossato. Dal punto di vista culturale il territorio appare omogeno con i caratteri delle facies sud-padane, seppure con delle specificità locali. Si individuano inoltre relazioni con l’area peninsulare adriatica - facies di Grotta Nuova e Appenninica - e una connessione con l’Europa continentale. 3) Nel BR e soprattutto nel BR2 si assiste ad un esponenziale aumento del numero dei siti, con la formazione di sistemi insediativi unitari come la polity delle Valli Grandi Veronesi - incentrata attorno al central place di Fondo Paviani - snodo-chiave del complesso sistema di scambi che collega in questo momento il territorio con l’Europa continentale, l’Italia peninsulare e nord-occidentale, l’Egeo e il Mediterraneo. 4) Nel BF, infine, il popolamento registra una contrazione - ma non un sistematico crollo - del numero di siti nel BF1-2 - quando si assiste a un processo di radicale riassetto del popolamento con la nascita, sull’asse del Po, di Frattesina, nuovo snodo-chiave nelle direttrici dello scambio tra Europa continentale e Mediterraneo - e ad una nuova rioccupazione del territorio, con la concentrazione esclusiva del popolamento, tra BF3 e IFe1, attorno ai poli di Gazzo Veronese, Oppeano, Montagnana, Este e VillamarzanaFile | Dimensione | Formato | |
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