With increasing demand for nanoscale optical devices, the ability to confine the light on length scales smaller than those allowed by the diffraction limit of light has begun to attract enormous interest. A possible solution to this problem is offered by Plasmonics. Under certain conditions, a metal-dielectric interface supports Surface Plasmons (SPs), i.e. electromagnetic excitations strongly coupled to oscillations of free electrons in the metal. Thanks to these excitations, electromagnetic energy can be confined in a sub-wavelength volume close to the metal surface. This opens up the way for a wide range of opportunities and applications, from photovoltaics to biosensing. The focus of this thesis was to engineer metal-dielectric interfaces in order to excite plasmonic hotspots, i.e. nanometer-sized regions where the electromagnetic field is strongly enhanced. As hinted above, this can be achieved by conveniently meso- and/or nano-structuring the metal surface. The properties of metal-dielectric interfaces emerging from these studies are of particular interest in the field of molecular sensing, but are also of more fundamental interest. Different classes of devices are proposed. We started from digital plasmonic gratings, studying their excitation modes thoroughly. We then moved to nanostructures supporting a Localized Surface Plasmon Resonance (LSPR), specifically plasmonic nanoantennae, which are of special interest for the enhancement of well-established sensing techniques such as SERS. Coming to nanofocusing, we studied plasmonic wedges – which provide adiabatic nanofocusing at their ridge – as well as bull’s eye/Archimedean spiral structures, which can generate and focus Surface Plasmons carrying orbital angular momentum (OAM). Finally, we proposed a non-trivial integration of the above-mentioned effects, in the form of an Archimedean spiral coupled to nanoantenna resonators. In parallel, we collaborated with the company A.P.E. Research to develop a new characterization instrument, called EllipsSNOM. It consists in implementing a SNOM head on a J.A. Woollam Co. Inc. Variable Angle Spectroscopic Ellipsometer (VASE). This challenging task was pursued in order to get simultaneous control of the far field and the near field properties of the structures; ellipsometry and SNOM microscopy are indeed both essential techniques to achieve a full characterization of plasmonic nanodevices.

All’aumentare della richiesta di dispositivi ottici di scala nanometrica, la possibilità di confinare la luce su scale di lunghezza inferiori a quelle consentite dal limite di diffrazione della luce ha iniziato ad attrarre un enorme interesse. Una possibile soluzione a questo problema è offerta dalla Plasmonica. In determinate condizioni, un'interfaccia metallo-dielettrico supporta Plasmoni di Superficie (SP), cioè eccitazioni elettromagnetiche fortemente accoppiate alle oscillazioni degli elettroni liberi nel metallo. Grazie a queste eccitazioni, l’energia elettromagnetica può essere confinata in un volume di dimensioni inferiori alla lunghezza d’onda della luce vicino alla superficie metallica. Questo apre la strada a una vasta gamma di opportunità e applicazioni, dal fotovoltaico alla biosensoristica. L’obiettivo di questa tesi è stato progettare interfacce metallo-dielettrico al fine di eccitare hotspot plasmonici, cioè regioni di dimensioni nanometriche dove il campo elettromagnetico è fortemente potenziato. Come accennato sopra, questo può essere ottenuto meso- e/o nano-strutturando opportunamente la superficie del metallo. Le proprietà delle interfacce metallo-dielettrico che emergono da questi studi sono di particolare interesse nel campo della sensoristica, ma sono anche di interesse più fondamentale. Sono proposte diverse classi di dispositivi. Siamo partiti da reticoli plasmonici digitali, studiando a fondo i loro modi di eccitazione. Ci siamo poi spostati su nanostrutture che supportano una Risonanza Plasmonica di Superficie Localizzata (LSPR), nello specifico nanoantenne plasmoniche, che sono di particolare interesse per il potenziamento di tecniche sensoristiche ben consolidate come il SERS. Venendo poi al nanofocusing, abbiamo studiato strutture plasmoniche tipo wedges (cunei) – che forniscono nanofocusing adiabatico sulla loro cresta – e strutture tipo bull’s eye/spirali di Archimede, in grado di generare e focalizzare Plasmoni Superficiali che trasportano momento angolare orbitale (OAM). Infine, abbiamo proposto un'integrazione non banale degli effetti sopra citati, in forma di una spirale di Archimede accoppiata a una nanoantenna. In parallelo, abbiamo collaborato con la ditta A.P.E. Research per sviluppare un nuovo strumento di caratterizzazione, chiamato EllipsSNOM. Esso consiste nell’implementazione di una testa SNOM su un ellissometro spettroscopico J.A. Woollam Co. Inc. Variable Angle Spectroscopic Ellipsometer (VASE). Questo intrigante obiettivo è stato perseguito al fine di ottenere il controllo simultaneo delle proprietà di campo lontano e di campo vicino delle strutture; ellissometria e microscopia SNOM sono infatti entrambe tecniche essenziali per realizzare una completa caratterizzazione dei nanodispositivi plasmonici.

Meso- and nano-structured metal-dielectric interfaces for plasmonic nanofocusing / Carli, Marta. - (2013 Jul 31).

Meso- and nano-structured metal-dielectric interfaces for plasmonic nanofocusing

Carli, Marta
2013

Abstract

All’aumentare della richiesta di dispositivi ottici di scala nanometrica, la possibilità di confinare la luce su scale di lunghezza inferiori a quelle consentite dal limite di diffrazione della luce ha iniziato ad attrarre un enorme interesse. Una possibile soluzione a questo problema è offerta dalla Plasmonica. In determinate condizioni, un'interfaccia metallo-dielettrico supporta Plasmoni di Superficie (SP), cioè eccitazioni elettromagnetiche fortemente accoppiate alle oscillazioni degli elettroni liberi nel metallo. Grazie a queste eccitazioni, l’energia elettromagnetica può essere confinata in un volume di dimensioni inferiori alla lunghezza d’onda della luce vicino alla superficie metallica. Questo apre la strada a una vasta gamma di opportunità e applicazioni, dal fotovoltaico alla biosensoristica. L’obiettivo di questa tesi è stato progettare interfacce metallo-dielettrico al fine di eccitare hotspot plasmonici, cioè regioni di dimensioni nanometriche dove il campo elettromagnetico è fortemente potenziato. Come accennato sopra, questo può essere ottenuto meso- e/o nano-strutturando opportunamente la superficie del metallo. Le proprietà delle interfacce metallo-dielettrico che emergono da questi studi sono di particolare interesse nel campo della sensoristica, ma sono anche di interesse più fondamentale. Sono proposte diverse classi di dispositivi. Siamo partiti da reticoli plasmonici digitali, studiando a fondo i loro modi di eccitazione. Ci siamo poi spostati su nanostrutture che supportano una Risonanza Plasmonica di Superficie Localizzata (LSPR), nello specifico nanoantenne plasmoniche, che sono di particolare interesse per il potenziamento di tecniche sensoristiche ben consolidate come il SERS. Venendo poi al nanofocusing, abbiamo studiato strutture plasmoniche tipo wedges (cunei) – che forniscono nanofocusing adiabatico sulla loro cresta – e strutture tipo bull’s eye/spirali di Archimede, in grado di generare e focalizzare Plasmoni Superficiali che trasportano momento angolare orbitale (OAM). Infine, abbiamo proposto un'integrazione non banale degli effetti sopra citati, in forma di una spirale di Archimede accoppiata a una nanoantenna. In parallelo, abbiamo collaborato con la ditta A.P.E. Research per sviluppare un nuovo strumento di caratterizzazione, chiamato EllipsSNOM. Esso consiste nell’implementazione di una testa SNOM su un ellissometro spettroscopico J.A. Woollam Co. Inc. Variable Angle Spectroscopic Ellipsometer (VASE). Questo intrigante obiettivo è stato perseguito al fine di ottenere il controllo simultaneo delle proprietà di campo lontano e di campo vicino delle strutture; ellissometria e microscopia SNOM sono infatti entrambe tecniche essenziali per realizzare una completa caratterizzazione dei nanodispositivi plasmonici.
31-lug-2013
With increasing demand for nanoscale optical devices, the ability to confine the light on length scales smaller than those allowed by the diffraction limit of light has begun to attract enormous interest. A possible solution to this problem is offered by Plasmonics. Under certain conditions, a metal-dielectric interface supports Surface Plasmons (SPs), i.e. electromagnetic excitations strongly coupled to oscillations of free electrons in the metal. Thanks to these excitations, electromagnetic energy can be confined in a sub-wavelength volume close to the metal surface. This opens up the way for a wide range of opportunities and applications, from photovoltaics to biosensing. The focus of this thesis was to engineer metal-dielectric interfaces in order to excite plasmonic hotspots, i.e. nanometer-sized regions where the electromagnetic field is strongly enhanced. As hinted above, this can be achieved by conveniently meso- and/or nano-structuring the metal surface. The properties of metal-dielectric interfaces emerging from these studies are of particular interest in the field of molecular sensing, but are also of more fundamental interest. Different classes of devices are proposed. We started from digital plasmonic gratings, studying their excitation modes thoroughly. We then moved to nanostructures supporting a Localized Surface Plasmon Resonance (LSPR), specifically plasmonic nanoantennae, which are of special interest for the enhancement of well-established sensing techniques such as SERS. Coming to nanofocusing, we studied plasmonic wedges – which provide adiabatic nanofocusing at their ridge – as well as bull’s eye/Archimedean spiral structures, which can generate and focus Surface Plasmons carrying orbital angular momentum (OAM). Finally, we proposed a non-trivial integration of the above-mentioned effects, in the form of an Archimedean spiral coupled to nanoantenna resonators. In parallel, we collaborated with the company A.P.E. Research to develop a new characterization instrument, called EllipsSNOM. It consists in implementing a SNOM head on a J.A. Woollam Co. Inc. Variable Angle Spectroscopic Ellipsometer (VASE). This challenging task was pursued in order to get simultaneous control of the far field and the near field properties of the structures; ellipsometry and SNOM microscopy are indeed both essential techniques to achieve a full characterization of plasmonic nanodevices.
plasmonics nanofocusing nanofabrication SNOM OAM
Meso- and nano-structured metal-dielectric interfaces for plasmonic nanofocusing / Carli, Marta. - (2013 Jul 31).
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