La dislessia evolutiva (DE) è un disturbo del neurosviluppo caratterizzato da una specifica difficoltà nell’acquisizione della lettura. Le ricerche attuali dimostrano che spesso i deficit di lettura sono associati a difficoltà fonologiche e attentive. Proprio a partire da queste considerazioni, il presente studio si è proposto di sviluppare un algoritmo matematico capace di individuare le persone con DE: attraverso modelli di machine learning è possibile distinguere adulti con buone o cattive abilità di lettura non solo sulla base delle loro prestazioni nei compiti di lettura, ma anche sulla base delle loro abilità in compiti di memoria fonologica e di attenzione visiva, ottenendo così : attraverso poche ma significative prove è possibile distinguere un buono e un cattivo lettore e avere , inoltre, un quadro sufficientemente ampio e chiaro del lorosuo funzionamento cognitivo. Tale modello si rivela particolarmente utile nei contesti clinici e di ricerca, specialmente quando la diagnosi è dubbia o non è possibile approfondire la valutazione.
Neuropsicologia e Machine Learning: Un algoritmo per Identificare la Dislessia Evolutiva.
Giovanna Puccio
;Pier Paolo Tricomi;Mauro Conti;Andrea Facoetti
2021
Abstract
La dislessia evolutiva (DE) è un disturbo del neurosviluppo caratterizzato da una specifica difficoltà nell’acquisizione della lettura. Le ricerche attuali dimostrano che spesso i deficit di lettura sono associati a difficoltà fonologiche e attentive. Proprio a partire da queste considerazioni, il presente studio si è proposto di sviluppare un algoritmo matematico capace di individuare le persone con DE: attraverso modelli di machine learning è possibile distinguere adulti con buone o cattive abilità di lettura non solo sulla base delle loro prestazioni nei compiti di lettura, ma anche sulla base delle loro abilità in compiti di memoria fonologica e di attenzione visiva, ottenendo così : attraverso poche ma significative prove è possibile distinguere un buono e un cattivo lettore e avere , inoltre, un quadro sufficientemente ampio e chiaro del lorosuo funzionamento cognitivo. Tale modello si rivela particolarmente utile nei contesti clinici e di ricerca, specialmente quando la diagnosi è dubbia o non è possibile approfondire la valutazione.Pubblicazioni consigliate
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