Il contributo illustra alcuni risultati della ricerca prodotti nel corso della borsa di studio “Vittore Branca”, presso la Fondazione Giorgio Cini di Venezia (2017-2018), dal titolo Tintoretto nella Fototeca di Rodolfo Pallucchini: tra connoisseurship e storia dell’arte. Il principale obbiettivo della ricerca è stato quello di mettere in dialogo le informazioni provenienti dalla catalogazione dei materiali fotografici ed expertises con le stagioni di Pallucchini, in particolare nelle prime fasi dell’approccio allo studio di Jacopo Tintoretto. In tal senso si è rivelata fondamentale l’analisi dei rapporti intrattenuti con Luigi Coletti a monte della Mostra del Tintoretto allestita a Cà Pesaro nel 1937, da cui dovette nascere l’idea di Pallucchini di commissionare allo studioso trevigiano la monografia sul Robusti, pubblicata nel 1940. Incrociando i dati provenienti dalla fototeca (Fondazione Giorgio Cini, Venezia) con i documenti conservati nell’archivio Coletti (Fondazione Benetton, Treviso), è emerso un carteggio inedito risalente al 1933, dove i due storici dell’arte si confrontano sul tema del manierismo veneto e sull’attività giovanile di Tintoretto, e in cui sono già presenti una serie di considerazioni e idee successivamente sviluppate da Pallucchini nel libro sulla Giovinezza del Tintoretto del 1950. Questi dati, infine, sono stati messi in relazione con i documenti emersi nell’archivio di Pallucchini conservato all’Università degli Studi di Udine, dai quali emergono le testimonianze di un rapporto di amicizia e stima reciproca fra i due studiosi che in nome dell’arte durerà per tutta la vita.

Coletti e Pallucchini: uno scambio epistolare sul manierismo veneto e Tintoretto (1933-1945)

marsel grosso
2019

Abstract

Il contributo illustra alcuni risultati della ricerca prodotti nel corso della borsa di studio “Vittore Branca”, presso la Fondazione Giorgio Cini di Venezia (2017-2018), dal titolo Tintoretto nella Fototeca di Rodolfo Pallucchini: tra connoisseurship e storia dell’arte. Il principale obbiettivo della ricerca è stato quello di mettere in dialogo le informazioni provenienti dalla catalogazione dei materiali fotografici ed expertises con le stagioni di Pallucchini, in particolare nelle prime fasi dell’approccio allo studio di Jacopo Tintoretto. In tal senso si è rivelata fondamentale l’analisi dei rapporti intrattenuti con Luigi Coletti a monte della Mostra del Tintoretto allestita a Cà Pesaro nel 1937, da cui dovette nascere l’idea di Pallucchini di commissionare allo studioso trevigiano la monografia sul Robusti, pubblicata nel 1940. Incrociando i dati provenienti dalla fototeca (Fondazione Giorgio Cini, Venezia) con i documenti conservati nell’archivio Coletti (Fondazione Benetton, Treviso), è emerso un carteggio inedito risalente al 1933, dove i due storici dell’arte si confrontano sul tema del manierismo veneto e sull’attività giovanile di Tintoretto, e in cui sono già presenti una serie di considerazioni e idee successivamente sviluppate da Pallucchini nel libro sulla Giovinezza del Tintoretto del 1950. Questi dati, infine, sono stati messi in relazione con i documenti emersi nell’archivio di Pallucchini conservato all’Università degli Studi di Udine, dai quali emergono le testimonianze di un rapporto di amicizia e stima reciproca fra i due studiosi che in nome dell’arte durerà per tutta la vita.
2019
Rodolfo Pallucchini: storie, archivi, prospettive critiche
978-88-3283-142-9
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