Si propone il risultato di un prolungato lavoro di ricerca, relativo alle architetture tradizionali vernacolari caratterizzanti contesti minori. Il focus del contributo riguarda in particolare l’ambito territoriale della Valcellina (Pn) contraddistinto da specificità storico-ambientali. Da una comune matrice tipologica elementare, riconducibile al paradigma della casa prealpina, il patrimonio edilizio si è evoluto in una serie di varianti che ne hanno determinato il progressivo adattamento alle condizioni economico-ambientali. Nei centri minori disseminati lungo la vallata sono leggibili i processi di aggregazione delle primitive unità bicellulari, con ridefinizione dei percorsi di collegamento verticali, di suddivisione in unità monocellulari (case colonnari ad Andreis), di progressiva chiusura dei ballatoi con la generazione di un tipo successivo (casa a loggia) maggiormente presente, soprattutto per motivi climatici nella parte alta della vallata, ma con connotazioni diverse rispetto alle simili costruzioni della vicina Carnia. Dallo studio emerge chiaramente come la coscienza spontanea della popolazione insediata si rispecchi nella cultura costruttiva e come di conseguenza questa permanga al mutare dei contesti ambientali.
Architettura, tradizione e recupero in un centro storico minore del Friuli Venezia Giulia. Architecture, tradition and recovery in a minor historical center of Friuli Venezia Giulia
Petriccione Livio
;Croatto Giorgio;Turrini Umberto;Bertolazzi Angelo
2020
Abstract
Si propone il risultato di un prolungato lavoro di ricerca, relativo alle architetture tradizionali vernacolari caratterizzanti contesti minori. Il focus del contributo riguarda in particolare l’ambito territoriale della Valcellina (Pn) contraddistinto da specificità storico-ambientali. Da una comune matrice tipologica elementare, riconducibile al paradigma della casa prealpina, il patrimonio edilizio si è evoluto in una serie di varianti che ne hanno determinato il progressivo adattamento alle condizioni economico-ambientali. Nei centri minori disseminati lungo la vallata sono leggibili i processi di aggregazione delle primitive unità bicellulari, con ridefinizione dei percorsi di collegamento verticali, di suddivisione in unità monocellulari (case colonnari ad Andreis), di progressiva chiusura dei ballatoi con la generazione di un tipo successivo (casa a loggia) maggiormente presente, soprattutto per motivi climatici nella parte alta della vallata, ma con connotazioni diverse rispetto alle simili costruzioni della vicina Carnia. Dallo studio emerge chiaramente come la coscienza spontanea della popolazione insediata si rispecchi nella cultura costruttiva e come di conseguenza questa permanga al mutare dei contesti ambientali.File | Dimensione | Formato | |
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