A partire dall’VIII secolo a.C. Padova costituisce il più importante insediamento dell’Italia nord-orientale abitata da popolazioni venete. Come ricordano le più tarde fonti, la città si articola attorno alle anse del fiume Meduacus con un’attenta definizione degli spazi e dei loro confini interni ed esterni. Dalla seconda età del Ferro, particolarmente dal III secolo a.C., l’importanza strategica del centro ne fece un privilegiato punto di riferimento per l’espansione degli interessi di Roma. Il contatto e l’alleanza tra lo Stato latino e Padova generò un progressivo cambiamento di molti caratteri dell’assetto urbanistico e architettonico della città. In questo scenario un’attenzione specifica è rivolta all’evoluzione delle forme del costruire come nitido segno dei cambiamenti tecnologici, economici e delle relazioni esterne che maturano nella Patavium di età repubblicana. Tra il III e il I secolo a.C. le evidenze archeologiche mostrano come i materiali da costruzione e le tecniche della costruzione cambino però in forma molto lenta con influenze provenienti dal mondo greco-mediterraneo. È solo con l’avanzato I secolo a.C. che la cultura costruttiva romana si diffonde rapidamente e trasforma il volto dell’architettura con l’introduzione di nuovi materiali da costruzione, locali e importati, e con l’impiego della sconosciuta tecnologia della calce. Per illustrare i cambiamenti del periodo viene presentato il caso studio dello scavo urbano pluristratificato di piazza Castello.
Patavium in evoluzione tra IV e I secolo a.C.: storia, architettura, edilizia
Jacopo Bonetto
;Caterina Previato;
2019
Abstract
A partire dall’VIII secolo a.C. Padova costituisce il più importante insediamento dell’Italia nord-orientale abitata da popolazioni venete. Come ricordano le più tarde fonti, la città si articola attorno alle anse del fiume Meduacus con un’attenta definizione degli spazi e dei loro confini interni ed esterni. Dalla seconda età del Ferro, particolarmente dal III secolo a.C., l’importanza strategica del centro ne fece un privilegiato punto di riferimento per l’espansione degli interessi di Roma. Il contatto e l’alleanza tra lo Stato latino e Padova generò un progressivo cambiamento di molti caratteri dell’assetto urbanistico e architettonico della città. In questo scenario un’attenzione specifica è rivolta all’evoluzione delle forme del costruire come nitido segno dei cambiamenti tecnologici, economici e delle relazioni esterne che maturano nella Patavium di età repubblicana. Tra il III e il I secolo a.C. le evidenze archeologiche mostrano come i materiali da costruzione e le tecniche della costruzione cambino però in forma molto lenta con influenze provenienti dal mondo greco-mediterraneo. È solo con l’avanzato I secolo a.C. che la cultura costruttiva romana si diffonde rapidamente e trasforma il volto dell’architettura con l’introduzione di nuovi materiali da costruzione, locali e importati, e con l’impiego della sconosciuta tecnologia della calce. Per illustrare i cambiamenti del periodo viene presentato il caso studio dello scavo urbano pluristratificato di piazza Castello.File | Dimensione | Formato | |
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