A immagine e somiglianza di bambino. Le trasformazioni della letteratura per l'infanzia e della pedagogia della lettura negli anni Sessanta e Settanta

L’esperienza dell’immediato dopoguerra rappresentò un passaggio decisivo per la rivendicazione degli interessi primari e fondamentali dei bambini, incentivò politiche di assistenza, di sostegno all’infanzia e una rinnovata concezione dei diritti dell’infanzia, considerata sia nei suoi aspetti etici che materiali, che permise, ad esempio, di porre le basi per la pratica sistematica dell’adozione internazionale . Inoltre, stimolò la nascita di movimenti umanitari, di istituzioni ed iniziative con l’obiettivo di educare i popoli europei alla cultura della pace, del-la non-violenza e della fratellanza. A questo progetto ha contribuito non poco la letteratura per l’infanzia, che, in modo altalenante e parcellizzato nel dopoguerra, più sistematico e capillare negli anni Sessanta e Settanta, ha saputo accogliere e rilanciare, nei propri nuclei tematici urgenze sociali, ideali rinnovati (democratici, egualitari, solidali, ambientali) e bisogni d’infanzia emergenti (di affetto, di cura, di sicurezza, di autonomia) uniti a un forte richiamo alla dimensione etica e a politiche di pace e di sviluppo.