Lo sviluppo di mappe del rischio sismico tramite l’adozione di procedure scientificamente-basate, permette di fornire agli enti governativi un quadro quantitativo della distribuzione spaziale dello stesso per una nazione. Saper redigere una mappa del rischio sismico risulta fondamentale qualora si debba andare a delineare un piano nazionale di riduzione del rischio sismico, in quanto, a tal proposito, risulta necessario quantificare il rischio sismico ante e post operam, quantificandone così i relativi benefici. Il prezzo da pagare per l’ottenimento di tali benefici è rappresentato dai costi da sostenere per la realizzazione di interventi strutturali volti al rinforzo antisismico dell’asset immobiliare oggetto di interesse. Risulta pertanto evidente come il problema si possa ricondurre alla trattazione finanziaria applicabile alla classica casistica di un investimento, e pertanto, si debba procedere ad un’attenta analisi della sua sostenibilità finanziaria. Nel presente contributo viene brevemente illustrata l’applicazione di tali concetti al caso di studio rappresentato dal patrimonio edilizio nazionale adibito a destinazione residenziale, proponendo come esempio l’implementazione di un possibile piano di mitigazione del rischio sismico, ed illustrando dal punto di vista metodologico i passi da seguire per analizzarne la sostenibilità finanziaria.
L' utilizzo della mappa di rischio sismico nella valutazione della sostenibilità finanziaria di piani di riduzione del rischio in Italia
Zanini M. A.
;Hofer L.;Pellegrino C.
2018
Abstract
Lo sviluppo di mappe del rischio sismico tramite l’adozione di procedure scientificamente-basate, permette di fornire agli enti governativi un quadro quantitativo della distribuzione spaziale dello stesso per una nazione. Saper redigere una mappa del rischio sismico risulta fondamentale qualora si debba andare a delineare un piano nazionale di riduzione del rischio sismico, in quanto, a tal proposito, risulta necessario quantificare il rischio sismico ante e post operam, quantificandone così i relativi benefici. Il prezzo da pagare per l’ottenimento di tali benefici è rappresentato dai costi da sostenere per la realizzazione di interventi strutturali volti al rinforzo antisismico dell’asset immobiliare oggetto di interesse. Risulta pertanto evidente come il problema si possa ricondurre alla trattazione finanziaria applicabile alla classica casistica di un investimento, e pertanto, si debba procedere ad un’attenta analisi della sua sostenibilità finanziaria. Nel presente contributo viene brevemente illustrata l’applicazione di tali concetti al caso di studio rappresentato dal patrimonio edilizio nazionale adibito a destinazione residenziale, proponendo come esempio l’implementazione di un possibile piano di mitigazione del rischio sismico, ed illustrando dal punto di vista metodologico i passi da seguire per analizzarne la sostenibilità finanziaria.Pubblicazioni consigliate
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