Una recente sentenza delle sezioni unite in materia di punitive damages viene esaminata nell’ottica dell’internazionalprivatista. Dopo una breve ricognizione dei precedenti, oltre che in Italia, negli ordinamenti tedesco, svizzero, francese e spagnolo, viene evidenziato come la dottrina di settore avesse in larga parte anticipato questo orientamento, limitando la contrarietà all’ordine pubblico ai casi di condanne per importi esorbitanti. La decisione, che peraltro trova ormai riscontri anche sul piano legislativo e convenzionale a livello internazionale, delimita in modo puntuale l’ambito del giudizio sul riconoscimento della sentenza straniera in questione, ancorandolo al rispetto dei valori tutelati dalla Costituzione sul piano processuale e sostanziale.
Cronaca di una sentenza annunciata (per gli internazionalprivatisti)
Alberto Saravalle
2018
Abstract
Una recente sentenza delle sezioni unite in materia di punitive damages viene esaminata nell’ottica dell’internazionalprivatista. Dopo una breve ricognizione dei precedenti, oltre che in Italia, negli ordinamenti tedesco, svizzero, francese e spagnolo, viene evidenziato come la dottrina di settore avesse in larga parte anticipato questo orientamento, limitando la contrarietà all’ordine pubblico ai casi di condanne per importi esorbitanti. La decisione, che peraltro trova ormai riscontri anche sul piano legislativo e convenzionale a livello internazionale, delimita in modo puntuale l’ambito del giudizio sul riconoscimento della sentenza straniera in questione, ancorandolo al rispetto dei valori tutelati dalla Costituzione sul piano processuale e sostanziale.Pubblicazioni consigliate
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