Gli autori propongono una riflessione sui commi 40° e 41° dell’art. 1 l. n. 76/2016 (c.d. legge Cirinnà), che regolano il conferimento di poteri rappresentativi tra conviventi di fatto quanto alle decisioni in materia di salute. La norma è letta come "specchio” di un campo di analogie e criteri normativi che va oltre la fattispecie enunciata e la stessa intenzione “storica” del legislatore; ciò consente di delineare i fondamenti generali che sostengono la nomina di un fiduciario per le decisioni attinenti alle cure mediche e di riconoscere in quanto previsto dai due commi un modello minimalista di disposizioni anticipate di trattamento, coerente con i principi e resistente a una valutazione di opportunità.

La faccia nascosta delle norme: dall’equiparazione del convivente una disciplina delle DAT

Paolo Zatti;Mariassunta Piccinni
2017

Abstract

Gli autori propongono una riflessione sui commi 40° e 41° dell’art. 1 l. n. 76/2016 (c.d. legge Cirinnà), che regolano il conferimento di poteri rappresentativi tra conviventi di fatto quanto alle decisioni in materia di salute. La norma è letta come "specchio” di un campo di analogie e criteri normativi che va oltre la fattispecie enunciata e la stessa intenzione “storica” del legislatore; ciò consente di delineare i fondamenti generali che sostengono la nomina di un fiduciario per le decisioni attinenti alle cure mediche e di riconoscere in quanto previsto dai due commi un modello minimalista di disposizioni anticipate di trattamento, coerente con i principi e resistente a una valutazione di opportunità.
2017
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