L’importanza dei genitori nel facilitare la maturazione cognitiva e sociale dei figli è fuori discussione tanto che a essi viene oramai riconosciuto un ruolo importante a proposito anche della prevenzione di eventuali problemi di adattamento personale e sociale dei figli. Per far sì che i genitori affrontino efficacemente questi compiti sono necessarie competenze e abilità, a volte particolarmente complesse e sofisticate, che non sempre risultano facilmente presenti e disponibili. La presenza di situazioni difficili come quelle associate alla disabilità, oltre a mettere duramente alla prova le abilità «gestionali» di qualsiasi genitore, fanno aumentare la probabilità di incappare involontariamente in errori educativi che potrebbero addirittura rinforzare i comportamenti-problema dei figli e minare la qualità della collaborazione con gli stessi specialisti sociosanitari. A tutto ciò si aggiunge il fatto che i genitori hanno un ruolo essenziale nel favorire l’inclusione. Ai genitori tutti, indipendentemente dalla presenza di disabilità nei figli e delle loro età, infatti, viene sempre più riconosciuta la capacità di agire sul proprio contesto di riferimento a vantaggio dell’inclusione. In quest’ottica dopo aver passato in rassegna le sfide che i genitori si trovano ad affrontare nei diversi momenti di vita dei figli verrà data enfasi alle loro risorse. Ottimismo, speranza e resilienza rappresentano tre costrutti sui quali la letteratura sta investendo che possono contribuire a spostare l’attenzione dei professionisti e dei genitori stessi da visioni centrate sui deficit a visioni più vantaggiose per sé e per gli altri, propositive e orientate all’azione. Accanto ai genitori un ruolo sempre più significativo viene riconosciuto anche ai fratelli e alle sorelle. Questa relazione unica si intreccia in modo indissolubile con la vita del fratello o della sorella con menomazione e può prolungare la cultura familiare oltre la presenza genitoriale. Abbiamo infine scelto di dedicare l’ultima parte del capitolo a due modalità di intervento, una più tradizionale, il parent training, e una più innovativa, il parent coaching.
Il ruolo della famiglia
FERRARI, LEA
2016
Abstract
L’importanza dei genitori nel facilitare la maturazione cognitiva e sociale dei figli è fuori discussione tanto che a essi viene oramai riconosciuto un ruolo importante a proposito anche della prevenzione di eventuali problemi di adattamento personale e sociale dei figli. Per far sì che i genitori affrontino efficacemente questi compiti sono necessarie competenze e abilità, a volte particolarmente complesse e sofisticate, che non sempre risultano facilmente presenti e disponibili. La presenza di situazioni difficili come quelle associate alla disabilità, oltre a mettere duramente alla prova le abilità «gestionali» di qualsiasi genitore, fanno aumentare la probabilità di incappare involontariamente in errori educativi che potrebbero addirittura rinforzare i comportamenti-problema dei figli e minare la qualità della collaborazione con gli stessi specialisti sociosanitari. A tutto ciò si aggiunge il fatto che i genitori hanno un ruolo essenziale nel favorire l’inclusione. Ai genitori tutti, indipendentemente dalla presenza di disabilità nei figli e delle loro età, infatti, viene sempre più riconosciuta la capacità di agire sul proprio contesto di riferimento a vantaggio dell’inclusione. In quest’ottica dopo aver passato in rassegna le sfide che i genitori si trovano ad affrontare nei diversi momenti di vita dei figli verrà data enfasi alle loro risorse. Ottimismo, speranza e resilienza rappresentano tre costrutti sui quali la letteratura sta investendo che possono contribuire a spostare l’attenzione dei professionisti e dei genitori stessi da visioni centrate sui deficit a visioni più vantaggiose per sé e per gli altri, propositive e orientate all’azione. Accanto ai genitori un ruolo sempre più significativo viene riconosciuto anche ai fratelli e alle sorelle. Questa relazione unica si intreccia in modo indissolubile con la vita del fratello o della sorella con menomazione e può prolungare la cultura familiare oltre la presenza genitoriale. Abbiamo infine scelto di dedicare l’ultima parte del capitolo a due modalità di intervento, una più tradizionale, il parent training, e una più innovativa, il parent coaching.Pubblicazioni consigliate
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