L’Annuario italiano dei diritti umani 2014, quarto della serie, offre dati aggiornati su come l’Italia opera nell’adattare la propria legislazione e le proprie politiche agli obblighi derivanti dal diritto internazionale dei diritti umani e dagli altri impegni che il Governo ha volontariamente assunto di fronte alla comunità internazionale. Sono presi in esame i più significativi atti posti in essere dalle istituzioni nazionali e locali a livello interno e internazionale, compresi quelli delle istituzioni educative e accademiche e delle organizzazioni di società civile. Ampio spazio è dedicato ai rapporti e alle raccomandazioni che le istituzioni internazionali - Nazioni Unite, Consiglio d’Europa, Unione Europea e altre organizzazioni di cui l’Italia fa parte – hanno indirizzato all’Italia nel 2013. Il volume, infine, passa in rassegna le pronunce giudiziarie emesse nel corso del 2013 che meglio illustrano la posizione dell’Italia in rapporto ai diritti fondamentali internazionalmente riconosciuti. “L’Italia e i diritti umani nel 2013: le sfide della giustizia sociale e del diritto alla pace” è il titolo dell’introduzione dell’Annuario. Rilevata la condizione di sofferenza in cui continuano in Italia a versare in particolare i diritti economici e sociali, a cominciare dal diritto al lavoro e dal diritto alla sicurezza sociale, si vuole sottolinare come le politiche conformi ai dettami della giustizia sociale costituiscano per lo Stato non un optional, ma un obbligo. Il percorso verso il riconoscimento della pace come diritto fondamentale della persona e dei popoli beneficia della virtuosa mobilitazione degli enti locali italiani, i quali chiedono che gli Stati rendano visibile ciò che è immanente al nuovo diritto internazionale. In vista del secondo Esame periodico universale dell’Italia davanti al Consiglio diritti umani delle Nazioni Unite, l’”Agenda italiana dei diritti umani 2014”, strumento di orientamento in relazione alle sfide immediate e di lungo periodo che istituzioni e società devono affrontare nel perseguire la piena realizzazione dei diritti umani di tutti, è integrata da un’analisi dello stato di attuazione delle raccomandazioni che l’Italia ha ricevuto durante il primo Esame periodico universale (2010).
L'Italia e i diritti umani nel 2013: le sfide della giustizia sociale e del diritto alla pace
COFELICE, ANDREA;DEGANI, PAOLA;DE STEFANI, PAOLO;DE PERINI, PIETRO;MASCIA, MARCO;PAPISCA, ANTONINO;PIVIDORI, CLAUDIA
2014
Abstract
L’Annuario italiano dei diritti umani 2014, quarto della serie, offre dati aggiornati su come l’Italia opera nell’adattare la propria legislazione e le proprie politiche agli obblighi derivanti dal diritto internazionale dei diritti umani e dagli altri impegni che il Governo ha volontariamente assunto di fronte alla comunità internazionale. Sono presi in esame i più significativi atti posti in essere dalle istituzioni nazionali e locali a livello interno e internazionale, compresi quelli delle istituzioni educative e accademiche e delle organizzazioni di società civile. Ampio spazio è dedicato ai rapporti e alle raccomandazioni che le istituzioni internazionali - Nazioni Unite, Consiglio d’Europa, Unione Europea e altre organizzazioni di cui l’Italia fa parte – hanno indirizzato all’Italia nel 2013. Il volume, infine, passa in rassegna le pronunce giudiziarie emesse nel corso del 2013 che meglio illustrano la posizione dell’Italia in rapporto ai diritti fondamentali internazionalmente riconosciuti. “L’Italia e i diritti umani nel 2013: le sfide della giustizia sociale e del diritto alla pace” è il titolo dell’introduzione dell’Annuario. Rilevata la condizione di sofferenza in cui continuano in Italia a versare in particolare i diritti economici e sociali, a cominciare dal diritto al lavoro e dal diritto alla sicurezza sociale, si vuole sottolinare come le politiche conformi ai dettami della giustizia sociale costituiscano per lo Stato non un optional, ma un obbligo. Il percorso verso il riconoscimento della pace come diritto fondamentale della persona e dei popoli beneficia della virtuosa mobilitazione degli enti locali italiani, i quali chiedono che gli Stati rendano visibile ciò che è immanente al nuovo diritto internazionale. In vista del secondo Esame periodico universale dell’Italia davanti al Consiglio diritti umani delle Nazioni Unite, l’”Agenda italiana dei diritti umani 2014”, strumento di orientamento in relazione alle sfide immediate e di lungo periodo che istituzioni e società devono affrontare nel perseguire la piena realizzazione dei diritti umani di tutti, è integrata da un’analisi dello stato di attuazione delle raccomandazioni che l’Italia ha ricevuto durante il primo Esame periodico universale (2010).Pubblicazioni consigliate
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