L’Annuario italiano dei diritti umani 2016, sesto della serie, offre dati aggiornati su come l’Italia opera nell’adattare la propria legislazione e le proprie politiche agli obblighi derivanti dal diritto internazionale dei diritti umani e dagli altri impegni che il Governo ha volontariamente assunto di fronte alla comunità internazionale. Sono presi in esame i più significativi atti posti in essere dalle istituzioni nazionali e locali a livello interno e internazionale, compresi quelli delle istituzioni educative e accademiche e delle organizzazioni di società civile. Ampio spazio è dedicato ai rapporti e alle raccomandazioni che le istituzioni internazionali – Nazioni Unite, Consiglio d’Europa, Unione Europea e altre organizzazioni di cui l’Italia fa parte – hanno indirizzato all’Italia nel 2015. Il volume, infine, passa in rassegna le pronunce giudiziarie emesse nel corso del 2015 che meglio illustrano la posizione dell’Italia in rapporto ai diritti fondamentali internazionalmente riconosciuti. “L’Italia e i diritti umani nel 2015: etica universale, buona governance, realismo politico” è il titolo dell’introduzione dell’Annuario. A cominciare dalla Dichiarazione Universale del 1948, il diritto internazionale dei diritti umani ha fatto irruzione nella vita del pianeta con principi e norme molto specifiche che costituiscono altrettanti punti ineludibili per la legalità, ma anche per la sostenibilità dell’agenda politica. ll codice universale dei diritti umani, ampiamente ratificato dall’Italia per la maggior parte delle sue fonti convenzionali, urge nella direzione di un continuo perfezionamento ordinamentale per l’agenda della buona governance.
L'Italia e i diritti umani 2015: etica universale, buona governance, realismo politico
COFELICE, ANDREA;DE PERINI, PIETRO;DE STEFANI, PAOLO;MASCIA, MARCO;PAPISCA, ANTONINO;PIVIDORI, CLAUDIA
2016
Abstract
L’Annuario italiano dei diritti umani 2016, sesto della serie, offre dati aggiornati su come l’Italia opera nell’adattare la propria legislazione e le proprie politiche agli obblighi derivanti dal diritto internazionale dei diritti umani e dagli altri impegni che il Governo ha volontariamente assunto di fronte alla comunità internazionale. Sono presi in esame i più significativi atti posti in essere dalle istituzioni nazionali e locali a livello interno e internazionale, compresi quelli delle istituzioni educative e accademiche e delle organizzazioni di società civile. Ampio spazio è dedicato ai rapporti e alle raccomandazioni che le istituzioni internazionali – Nazioni Unite, Consiglio d’Europa, Unione Europea e altre organizzazioni di cui l’Italia fa parte – hanno indirizzato all’Italia nel 2015. Il volume, infine, passa in rassegna le pronunce giudiziarie emesse nel corso del 2015 che meglio illustrano la posizione dell’Italia in rapporto ai diritti fondamentali internazionalmente riconosciuti. “L’Italia e i diritti umani nel 2015: etica universale, buona governance, realismo politico” è il titolo dell’introduzione dell’Annuario. A cominciare dalla Dichiarazione Universale del 1948, il diritto internazionale dei diritti umani ha fatto irruzione nella vita del pianeta con principi e norme molto specifiche che costituiscono altrettanti punti ineludibili per la legalità, ma anche per la sostenibilità dell’agenda politica. ll codice universale dei diritti umani, ampiamente ratificato dall’Italia per la maggior parte delle sue fonti convenzionali, urge nella direzione di un continuo perfezionamento ordinamentale per l’agenda della buona governance.Pubblicazioni consigliate
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