Il passaggio educativo dalla Scuola Secondaria all’Università risulta essere un momento di particolare difficoltà per gli studenti, come testimoniano recenti indagini (Da Re e Zago, 2014; Johnston, 2013; Rodríguez Moreno, 2002; Toscano e Monescillo, 2010). Tali studi hanno fatto emergere che questo passaggio può comportare difficoltà relative al metodo di studio da adattare al nuovo stile di insegnamento, al trasferimento in un’altra città o alla perdita di stabili punti di riferimento, quali professori e compagni di classe. La ricerca qui presentata illustra i contenuti formativi e i primi risultati del laboratorio “Obblighi Formativi Aggiuntivi” offerto agli studenti del Corso di Studio Triennale in Scienze dell’Educazione e della Formazione – sede di Rovigo. Il Regolamento didattico del CdS, prevede che allo studente che non abbia superato positivamente la prova di ammissione (valutazione pari o inferiore a 20/60) vengano attribuiti obblighi formativi aggiuntivi che devono essere soddisfatti entro il 30 settembre del primo anno di iscrizione al CdS seguendo obbligatoriamente uno specifico percorso di tutorato (art. 2.5). Nel corso dell’a.a. 2015/16 è stato realizzato il laboratorio di recupero dei debiti formativi rivolto agli studenti ammessi al CdS con l’obbligo formativo aggiuntivo: i risultati della prova di ammissione e le conseguenti immatricolazioni hanno messo in luce che 63 iscritti erano tenuti a prendere parte al laboratorio (sul totale di 171 studenti regolarmente immatricolati al primo anno del CdS, pari al 37% degli iscritti). La finalità del laboratorio era quello di supportare e orientare tali gli studenti, attraverso una serie di attività (per un totale di 15 ore) sia di gruppo che individuali, relative al metodo di studio, allo sviluppo di alcune competenze trasversali e alla riflessione e progettazione del proprio percorso accademico e professionale, a breve, medio e lungo termine. Il laboratorio è stato impostato secondo un’ottica educativa, dando ampio spazio ai momenti di riflessione individuale e di gruppo, al fine di implementare nei partecipanti la consapevolezza del percorso di studio che hanno deciso di intraprendere. Esso è stato articolato in otto incontri: (i) un incontro di presentazione; (ii) due incontri sul metodo di studio; (iii) tre incontri individuali (prima e dopo la prima sessione d’esame e uno conclusivo); (iv) due incontri di monitoraggio e conseguente progettazione del proprio percorso accademico e professionale. Considerando l’elevato numero dei partecipanti al laboratorio, ci si è serviti di uno spazio Moodle della piattaforma del CdS, dove oltre a pubblicare avvisi e il materiale utilizzato nei singoli incontri, si è offerta la possibilità agli studenti di riflettere sul loro percorso di studio, attraverso strumenti di riflessione guidata. Gli studenti partecipanti sono prevalentemente di genere femminile (97%), il 49% appartenente al curriculum in Educazione Sociale e Animazione Culturale, il restante 51% iscritto al percorso in Educazione della Prima Infanzia. L’età media è di 21.8 anni (min = 19, max = 57). Gli studenti sono per la totalità di nazionalità italiana e provengono da diverse province venete. Il voto medio di maturità del collettivo è di 71/100. Il 30% arriva dall’istruzione liceale, il 17% dall’istruzione tecnica, il 37% dalla formazione professionale e il 16% dichiara di aver frequentato “altre” tipologie di istituti superiori. Il 3% ha già una laurea e il 10% dichiara di aver frequentato altri corsi universitari senza portarli a termine. Il 25% dei partecipanti al laboratorio dichiara di svolgere un’attività lavorativa. Relativamente alla scelta universitaria compiuta, è emerso che per il 76% degli studenti questo corso universitario ha rappresentato la prima scelta, per 21% la seconda scelta e per il 3% la terza scelta. Il 67% degli studenti afferma di essersi preparato al test d’ingresso. Nell’atto di svolgimento della prova d’ingresso, il 24% degli studenti dichiara di non aver riscontrato problemi, mentre il restante 66% ammette di essersi trovato in difficoltà: le cause sono legate alla scarsa capacità di gestire il tempo a disposizione e alla preparazione inadeguata su alcuni ambiti della prova (soprattutto relativa ai quesiti di logica). Al fine di rilevare il grado di soddisfazione di coloro che hanno partecipato all’intero laboratorio (N=58) è stato somministrato un questionario finale di gradimento. Dai dati emerge che il 100% dichiara di aver ricevuto informazioni chiare, il 93% di aver ricevuto informazioni utili e il 93% di aver ricevuto informazioni interessanti. L’86% degli studenti ha dichiarato, infine, che il laboratorio ha influito positivamente sul proprio percorso accademico. Il gruppo verrà seguito con un follow up nel mese di Settembre per monitorare il percorso formativo degli studenti partecipanti.

Orientare nella transizione educativa: il laboratorio obblighi formativi aggiuntivi

DA RE, LORENZA
2016

Abstract

Il passaggio educativo dalla Scuola Secondaria all’Università risulta essere un momento di particolare difficoltà per gli studenti, come testimoniano recenti indagini (Da Re e Zago, 2014; Johnston, 2013; Rodríguez Moreno, 2002; Toscano e Monescillo, 2010). Tali studi hanno fatto emergere che questo passaggio può comportare difficoltà relative al metodo di studio da adattare al nuovo stile di insegnamento, al trasferimento in un’altra città o alla perdita di stabili punti di riferimento, quali professori e compagni di classe. La ricerca qui presentata illustra i contenuti formativi e i primi risultati del laboratorio “Obblighi Formativi Aggiuntivi” offerto agli studenti del Corso di Studio Triennale in Scienze dell’Educazione e della Formazione – sede di Rovigo. Il Regolamento didattico del CdS, prevede che allo studente che non abbia superato positivamente la prova di ammissione (valutazione pari o inferiore a 20/60) vengano attribuiti obblighi formativi aggiuntivi che devono essere soddisfatti entro il 30 settembre del primo anno di iscrizione al CdS seguendo obbligatoriamente uno specifico percorso di tutorato (art. 2.5). Nel corso dell’a.a. 2015/16 è stato realizzato il laboratorio di recupero dei debiti formativi rivolto agli studenti ammessi al CdS con l’obbligo formativo aggiuntivo: i risultati della prova di ammissione e le conseguenti immatricolazioni hanno messo in luce che 63 iscritti erano tenuti a prendere parte al laboratorio (sul totale di 171 studenti regolarmente immatricolati al primo anno del CdS, pari al 37% degli iscritti). La finalità del laboratorio era quello di supportare e orientare tali gli studenti, attraverso una serie di attività (per un totale di 15 ore) sia di gruppo che individuali, relative al metodo di studio, allo sviluppo di alcune competenze trasversali e alla riflessione e progettazione del proprio percorso accademico e professionale, a breve, medio e lungo termine. Il laboratorio è stato impostato secondo un’ottica educativa, dando ampio spazio ai momenti di riflessione individuale e di gruppo, al fine di implementare nei partecipanti la consapevolezza del percorso di studio che hanno deciso di intraprendere. Esso è stato articolato in otto incontri: (i) un incontro di presentazione; (ii) due incontri sul metodo di studio; (iii) tre incontri individuali (prima e dopo la prima sessione d’esame e uno conclusivo); (iv) due incontri di monitoraggio e conseguente progettazione del proprio percorso accademico e professionale. Considerando l’elevato numero dei partecipanti al laboratorio, ci si è serviti di uno spazio Moodle della piattaforma del CdS, dove oltre a pubblicare avvisi e il materiale utilizzato nei singoli incontri, si è offerta la possibilità agli studenti di riflettere sul loro percorso di studio, attraverso strumenti di riflessione guidata. Gli studenti partecipanti sono prevalentemente di genere femminile (97%), il 49% appartenente al curriculum in Educazione Sociale e Animazione Culturale, il restante 51% iscritto al percorso in Educazione della Prima Infanzia. L’età media è di 21.8 anni (min = 19, max = 57). Gli studenti sono per la totalità di nazionalità italiana e provengono da diverse province venete. Il voto medio di maturità del collettivo è di 71/100. Il 30% arriva dall’istruzione liceale, il 17% dall’istruzione tecnica, il 37% dalla formazione professionale e il 16% dichiara di aver frequentato “altre” tipologie di istituti superiori. Il 3% ha già una laurea e il 10% dichiara di aver frequentato altri corsi universitari senza portarli a termine. Il 25% dei partecipanti al laboratorio dichiara di svolgere un’attività lavorativa. Relativamente alla scelta universitaria compiuta, è emerso che per il 76% degli studenti questo corso universitario ha rappresentato la prima scelta, per 21% la seconda scelta e per il 3% la terza scelta. Il 67% degli studenti afferma di essersi preparato al test d’ingresso. Nell’atto di svolgimento della prova d’ingresso, il 24% degli studenti dichiara di non aver riscontrato problemi, mentre il restante 66% ammette di essersi trovato in difficoltà: le cause sono legate alla scarsa capacità di gestire il tempo a disposizione e alla preparazione inadeguata su alcuni ambiti della prova (soprattutto relativa ai quesiti di logica). Al fine di rilevare il grado di soddisfazione di coloro che hanno partecipato all’intero laboratorio (N=58) è stato somministrato un questionario finale di gradimento. Dai dati emerge che il 100% dichiara di aver ricevuto informazioni chiare, il 93% di aver ricevuto informazioni utili e il 93% di aver ricevuto informazioni interessanti. L’86% degli studenti ha dichiarato, infine, che il laboratorio ha influito positivamente sul proprio percorso accademico. Il gruppo verrà seguito con un follow up nel mese di Settembre per monitorare il percorso formativo degli studenti partecipanti.
2016
XVI Convegno SIO L’età dell’incertezza: Orientamento e Life Design nel 21° secolo
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