L’articolo analizza e interpreta i romanzi di Svevo, Gadda, Calvino, Meneghello, Morante che hanno variamente rappresentato l’infanzia. Grazie alla lezione di Francesco Orlando, il teorico che più ha utilizzato la lezione di Freud nella lettura dei testi letterari, si ipotizzano due diverse modalità di rappresentazione: la prima conseguente all’importanza ermeneutica dell’infanzia dopo la diffusione della psicanalisi, la seconda situabile a partire dalla fine degli anni Cinquanta, conseguente alla traumatica modernizzazione italiana. Nella prima prevale lo “sguardo dal basso", straniante, del bambino sul mondo adulto, nella seconda domina invece lo "sguardo all''indietro", nostalgico, che il narratore rivolge al se stesso bambino e a un'età, individuale e collettiva, percepita come perduta.
"Sguardo dal basso" e "sguardo all'indietro". Punti di vista sull'infanzia nel romanzo italiano del Novecento
ZINATO, EMANUELE
2016
Abstract
L’articolo analizza e interpreta i romanzi di Svevo, Gadda, Calvino, Meneghello, Morante che hanno variamente rappresentato l’infanzia. Grazie alla lezione di Francesco Orlando, il teorico che più ha utilizzato la lezione di Freud nella lettura dei testi letterari, si ipotizzano due diverse modalità di rappresentazione: la prima conseguente all’importanza ermeneutica dell’infanzia dopo la diffusione della psicanalisi, la seconda situabile a partire dalla fine degli anni Cinquanta, conseguente alla traumatica modernizzazione italiana. Nella prima prevale lo “sguardo dal basso", straniante, del bambino sul mondo adulto, nella seconda domina invece lo "sguardo all''indietro", nostalgico, che il narratore rivolge al se stesso bambino e a un'età, individuale e collettiva, percepita come perduta.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.