e pratiche d’uso delle tecnologie che si fanno a scuola, sono percepite dagli studenti come inconciliabili con la propria esperienza quotidiana (McTavish, 2009) (Attwell, 2010). É come se gli studenti partecipassero ad un doppio curricolo, uno nel formale e d uno nell’informale, quest’ultimo un vero e proprio “curricolo nascosto” (Jenkins, 2006) (Ito, 2008) e parallelo, assorbito informalmente e quotidianamente attraverso le differenti pratiche d’uso sociali delle tecnologie. Tentare di “ricucire” i due curri coli con l’adozione Web 2.0 anche a scuola, significa quindi ripensare la didattica dei vari contenuti disciplinari ri - contestualizzandola nei contesti informali quotidiani, professionali e sociali e con i processi dialogici che essi naturalmente sottendon o. Il progetto “Didaduezero” è stato pensato proprio con queste finalità e si è svolto in collaborazione con l'Istituto di Ricerca Educativa della Provincia di Trento (IPRASE) con gli obiettivi specifici di: aumentare la motivazione ad apprendere, creando un ambiente di apprendimento attivo e partecipativo basato su contesti e processi reali; migliorare l’integrazione tra scuola e territorio (istituzioni, enti e comunità). A questo proposito è stato messo a punto e sperimentato un modello didattico innova tivo SoSoFIN (fig.1) utile per costruire un ambiente di insegnamento/apprendimento in cui le tecnologie del Web 2.0 e i social software aiutano a fondere assieme gli ambiti formali, non - formali, ed informali (Greenhow et al. 2009; Conole e Alevizou, 2010) (Dabbagh & Kitsantas, 2012). I progetti realizzati vedono come attori gli studenti, gli insegnanti e le comunità, tutti impegnati a risolvere problemi reali (Petrucco, 2010)
Creare un ponte tra gli apprendimenti formali ed informali con il Web 2.0: il progetto didaduezero
PETRUCCO, CORRADO;DE ROSSI, MARINA
2013
Abstract
e pratiche d’uso delle tecnologie che si fanno a scuola, sono percepite dagli studenti come inconciliabili con la propria esperienza quotidiana (McTavish, 2009) (Attwell, 2010). É come se gli studenti partecipassero ad un doppio curricolo, uno nel formale e d uno nell’informale, quest’ultimo un vero e proprio “curricolo nascosto” (Jenkins, 2006) (Ito, 2008) e parallelo, assorbito informalmente e quotidianamente attraverso le differenti pratiche d’uso sociali delle tecnologie. Tentare di “ricucire” i due curri coli con l’adozione Web 2.0 anche a scuola, significa quindi ripensare la didattica dei vari contenuti disciplinari ri - contestualizzandola nei contesti informali quotidiani, professionali e sociali e con i processi dialogici che essi naturalmente sottendon o. Il progetto “Didaduezero” è stato pensato proprio con queste finalità e si è svolto in collaborazione con l'Istituto di Ricerca Educativa della Provincia di Trento (IPRASE) con gli obiettivi specifici di: aumentare la motivazione ad apprendere, creando un ambiente di apprendimento attivo e partecipativo basato su contesti e processi reali; migliorare l’integrazione tra scuola e territorio (istituzioni, enti e comunità). A questo proposito è stato messo a punto e sperimentato un modello didattico innova tivo SoSoFIN (fig.1) utile per costruire un ambiente di insegnamento/apprendimento in cui le tecnologie del Web 2.0 e i social software aiutano a fondere assieme gli ambiti formali, non - formali, ed informali (Greenhow et al. 2009; Conole e Alevizou, 2010) (Dabbagh & Kitsantas, 2012). I progetti realizzati vedono come attori gli studenti, gli insegnanti e le comunità, tutti impegnati a risolvere problemi reali (Petrucco, 2010)Pubblicazioni consigliate
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