Il saggio analizza la coreografia del 1955 dei Carmina Burana di Mary Wigman, su musica di Orff, di cui può ricostruire una traccia piuttosto consistente soprattutto grazie ai disegni, in parte inediti, eseguiti dall’artista stessa per fissare i diversi passaggi del lavoro. Randi ritiene che i personaggi non vadano intesi in senso realistico e siano le proiezioni del Vagabondo, la cui quête si sospetta essere il tema conduttore della storia rappresentata. Dominante è il tema del destino. Un destino che l’uomo controlla assai poco o per nulla. La chiusa della coreografia sembra precisare che il percorso dell’io è un piétiner sur place: il nostro agire è inevitabilmente preso dentro un gorgo (raffigurato dalla ruota della Fortuna, coreograficamente resa dalla figura del cerchio) che non porta a nessuna variazione significativa.
Mary Wigman: la coreografia dei "Carmina Burana"
RANDI, ELENA
2012
Abstract
Il saggio analizza la coreografia del 1955 dei Carmina Burana di Mary Wigman, su musica di Orff, di cui può ricostruire una traccia piuttosto consistente soprattutto grazie ai disegni, in parte inediti, eseguiti dall’artista stessa per fissare i diversi passaggi del lavoro. Randi ritiene che i personaggi non vadano intesi in senso realistico e siano le proiezioni del Vagabondo, la cui quête si sospetta essere il tema conduttore della storia rappresentata. Dominante è il tema del destino. Un destino che l’uomo controlla assai poco o per nulla. La chiusa della coreografia sembra precisare che il percorso dell’io è un piétiner sur place: il nostro agire è inevitabilmente preso dentro un gorgo (raffigurato dalla ruota della Fortuna, coreograficamente resa dalla figura del cerchio) che non porta a nessuna variazione significativa.File | Dimensione | Formato | |
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