Il contributo non intende tanto tracciare un’analisi esaustiva di tutte le iniziative organizzate per celebrare i 500 anni della nascita di Andrea Palladio, quanto delineare il ruolo giocato dalle grandi mostre (dalla “prima” a Vicenza, a Londra, Barcellona fino a Madrid tra 2008 e 2010) nel porre in discussione questioni e aspetti che ci permettono di “entrare” nella mente dell’architetto. L’apporto fondamentale, come è noto, dei disegni (ora al RIBA) nell’attività progettuale di Palladio rappresenta la questione nodale attorno cui ruota la mostra americana, mentre in quella organizzata a Istanbul si pone sempre più il problema del rapporto tra architetture palladiane reali e virtuali, come pure dell'apporto di strumenti non tradizionali per comunicare la storia dell'architettura.
Il Palladio dei cinquecento anni: una mostra itinerante
SVALDUZ, ELENA
2011
Abstract
Il contributo non intende tanto tracciare un’analisi esaustiva di tutte le iniziative organizzate per celebrare i 500 anni della nascita di Andrea Palladio, quanto delineare il ruolo giocato dalle grandi mostre (dalla “prima” a Vicenza, a Londra, Barcellona fino a Madrid tra 2008 e 2010) nel porre in discussione questioni e aspetti che ci permettono di “entrare” nella mente dell’architetto. L’apporto fondamentale, come è noto, dei disegni (ora al RIBA) nell’attività progettuale di Palladio rappresenta la questione nodale attorno cui ruota la mostra americana, mentre in quella organizzata a Istanbul si pone sempre più il problema del rapporto tra architetture palladiane reali e virtuali, come pure dell'apporto di strumenti non tradizionali per comunicare la storia dell'architettura.Pubblicazioni consigliate
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