Il saggio esamina la complessa teoresi retorica sul verso tragico, attraverso le poetiche e i dibattiti militanti più significativi che si susseguirono lungo il corso del secolo: con particolare riferimento agli scritti trattatistici di Trissino, Speroni, Giraldi Ginzio, Minturno, Castelvetro, Tasso e Guarini. Il contributo ha inteso soffermarsi soprattutto su alcuni nodi problematici della discussione sul verso tragico cinquecentesco: la metrica dei cori; la questione delle rime; la scelta del verso in ragione di una progettualità tragica più incline alla dizione 'familiare' e 'naturale' o a uno stile sostenuto, artificioso e magniloquente; la suddivisione fra parti liriche e recitativi raziocinanti. Il discorso ha cercato di illustrare sia i tentativi di adattamento, nella prassi tragica volgare, del codice e della precettistica oraziano-aristotelica (anche valutando gli equivoci arrangiamenti da rivisitazione del ritmo e delle armonie classici e da metrica pseudo-barbara), sia le soluzioni originali teorizzate dagli autori drammatici e concretamente attuate nella scrittura delle proprie opere.
Il dibattito retorico sul verso tragico nel Cinquecento
SELMI, ELISABETTA
2005
Abstract
Il saggio esamina la complessa teoresi retorica sul verso tragico, attraverso le poetiche e i dibattiti militanti più significativi che si susseguirono lungo il corso del secolo: con particolare riferimento agli scritti trattatistici di Trissino, Speroni, Giraldi Ginzio, Minturno, Castelvetro, Tasso e Guarini. Il contributo ha inteso soffermarsi soprattutto su alcuni nodi problematici della discussione sul verso tragico cinquecentesco: la metrica dei cori; la questione delle rime; la scelta del verso in ragione di una progettualità tragica più incline alla dizione 'familiare' e 'naturale' o a uno stile sostenuto, artificioso e magniloquente; la suddivisione fra parti liriche e recitativi raziocinanti. Il discorso ha cercato di illustrare sia i tentativi di adattamento, nella prassi tragica volgare, del codice e della precettistica oraziano-aristotelica (anche valutando gli equivoci arrangiamenti da rivisitazione del ritmo e delle armonie classici e da metrica pseudo-barbara), sia le soluzioni originali teorizzate dagli autori drammatici e concretamente attuate nella scrittura delle proprie opere.Pubblicazioni consigliate
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