La ricerca presentata in questo lavoro è finalizzata a sviluppare una metodologia per la stabilizzazione ed il consolidamento degli edifici storici colpiti dal sisma del 6 Aprile 2009 a L‟Aquila, mediante l‟utilizzo di miscele da iniezione sviluppate all‟uopo e basate su leganti idraulici naturali. Si sono selezionate e ricavate, da edifici nei paesi di Onna, Tempera e Sant‟Eusanio Forconese, alcune porzioni di muratura in pietra a più paramenti, sulle quali sono state condotte prove di iniezione, verificate per mezzo test non distruttivi e distruttivi. I costituenti originari, in particolare le malte, sono stati caratterizzati dal punto di vista meccanico, petrografico, tessiturale, mineralogico e chimico, per scegliere i prodotti da consolidamento più adeguati. La stessa metodologia è stata adottata per verificare la compatibilità dei prodotti di consolidamento con i materiali originari, vagliata anche a livello microstrutturale, mediante analisi dell‟interfaccia tra miscela e materiali originari. Le porzioni di muratura selezionate sono quindi state caratterizzate mediante prove soniche non distruttive, mentre la loro resistenza e deformabilità a taglio sono state valutate per mezzo di prove di compressione diagonale. Entrambe le tipologie di prova sono state condotte sui pannelli nello stato originario (non-consolidato) e dopo l‟iniezione con le miscele consolidanti. Il lavoro complessivamente è quindi stato mirato a sviluppare protocolli e materiali per il consolidamento. Nel presente contributo vengono mostrati i risultati delle prove distruttive e non distruttive applicate ai pannelli murari.
Consolidamento delle murature storiche in pietra colpite dal terremoto de L’Aquila mediante iniezione di miscele consolidanti
DALLA BENETTA, MASSIMO;DA PORTO, FRANCESCA;MODENA, CLAUDIO;VALLUZZI, MARIA ROSA
2011
Abstract
La ricerca presentata in questo lavoro è finalizzata a sviluppare una metodologia per la stabilizzazione ed il consolidamento degli edifici storici colpiti dal sisma del 6 Aprile 2009 a L‟Aquila, mediante l‟utilizzo di miscele da iniezione sviluppate all‟uopo e basate su leganti idraulici naturali. Si sono selezionate e ricavate, da edifici nei paesi di Onna, Tempera e Sant‟Eusanio Forconese, alcune porzioni di muratura in pietra a più paramenti, sulle quali sono state condotte prove di iniezione, verificate per mezzo test non distruttivi e distruttivi. I costituenti originari, in particolare le malte, sono stati caratterizzati dal punto di vista meccanico, petrografico, tessiturale, mineralogico e chimico, per scegliere i prodotti da consolidamento più adeguati. La stessa metodologia è stata adottata per verificare la compatibilità dei prodotti di consolidamento con i materiali originari, vagliata anche a livello microstrutturale, mediante analisi dell‟interfaccia tra miscela e materiali originari. Le porzioni di muratura selezionate sono quindi state caratterizzate mediante prove soniche non distruttive, mentre la loro resistenza e deformabilità a taglio sono state valutate per mezzo di prove di compressione diagonale. Entrambe le tipologie di prova sono state condotte sui pannelli nello stato originario (non-consolidato) e dopo l‟iniezione con le miscele consolidanti. Il lavoro complessivamente è quindi stato mirato a sviluppare protocolli e materiali per il consolidamento. Nel presente contributo vengono mostrati i risultati delle prove distruttive e non distruttive applicate ai pannelli murari.Pubblicazioni consigliate
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.