Il riconoscimento, da parte della comunità scientifica, che gli aspetti lega-ti alla sicurezza strutturale degli edifici appartenenti al Patrimonio Culturale non possono essere trattati utilizzando procedure standard, elaborate per le nuove costruzioni, conduce a nuovi e specifici approcci per valutare le reali prestazioni strutturali e, di conseguenza, allo sviluppo di metodi e criteri più appropriati per il restauro e il rinforzo. L’idea di base è che gli usuali approcci progettuali, anche i più sofisticati, implichino un livello di over–design che può portare a soluzioni non accetta-bili nel caso di strutture esistenti (ISO 13822). Interventi sovradimensionati, infatti, potrebbero implicare non solo costi troppo elevati, ma anche, nel caso del Patrimonio Culturale, a inaccettabili perdite di valori storici e artistici. Da questo punto di vista, va considerato anche che il comportamento in campo sismico presenta le più delicate implicazioni, dal momento che sono chiamate in causa le estreme risorse strutturali, connesse, ad esempio, con meccanismi di resistenza solitamente non considerati e, spesso, impossibili da includere nei modelli di calcolo. Recentemente, sforzi per offrire metodologie coerenti, al fine di affrontare queste difficoltà, sono stati portati avanti a livello internazionale dal comitato ISCARSAH (ICOMOS) e, a livello nazionale, dagli Enti Normativi italiani (Ministero per i Beni e le Attività Culturali). Il progetto dell’intervento è quindi da ritenersi un articolato processo mul-tidisciplinare fondato sulla raccolta e l’analisi di informazioni storiche, sull’esecuzione di indagini e rilevamenti, su giudizi qualitativi derivanti dall’esperienza e da conoscenze approfondite del comportamento basate sugli effetti degli eventi passati, sull’adozione di adeguati modelli strutturali e su accurate valutazioni inerenti tutti i fattori economici, sociali, storici e artistici coinvolti. Inoltre, la salvaguardia dei valori culturali implica una appropriata selezione, e combinazione, e un accurato progetto di materiali e tecniche di intervento, che tengano conto delle possibilità offerte da soluzioni tradiziona-li e delle potenzialità che presentano le soluzioni più recenti e innovative. So-lo in questo contesto possono maturare le scelte e le decisioni finali.
Criteri e tecniche per l'intervento di miglioramento sismico di edifici storici
MODENA, CLAUDIO;VALLUZZI, MARIA ROSA;DA PORTO, FRANCESCA;GARBIN, ENRICO;PANIZZA, MATTEO;MAZZON, NICOLA;MUNARI, MARCO;DALLA BENETTA, MASSIMO;
2009
Abstract
Il riconoscimento, da parte della comunità scientifica, che gli aspetti lega-ti alla sicurezza strutturale degli edifici appartenenti al Patrimonio Culturale non possono essere trattati utilizzando procedure standard, elaborate per le nuove costruzioni, conduce a nuovi e specifici approcci per valutare le reali prestazioni strutturali e, di conseguenza, allo sviluppo di metodi e criteri più appropriati per il restauro e il rinforzo. L’idea di base è che gli usuali approcci progettuali, anche i più sofisticati, implichino un livello di over–design che può portare a soluzioni non accetta-bili nel caso di strutture esistenti (ISO 13822). Interventi sovradimensionati, infatti, potrebbero implicare non solo costi troppo elevati, ma anche, nel caso del Patrimonio Culturale, a inaccettabili perdite di valori storici e artistici. Da questo punto di vista, va considerato anche che il comportamento in campo sismico presenta le più delicate implicazioni, dal momento che sono chiamate in causa le estreme risorse strutturali, connesse, ad esempio, con meccanismi di resistenza solitamente non considerati e, spesso, impossibili da includere nei modelli di calcolo. Recentemente, sforzi per offrire metodologie coerenti, al fine di affrontare queste difficoltà, sono stati portati avanti a livello internazionale dal comitato ISCARSAH (ICOMOS) e, a livello nazionale, dagli Enti Normativi italiani (Ministero per i Beni e le Attività Culturali). Il progetto dell’intervento è quindi da ritenersi un articolato processo mul-tidisciplinare fondato sulla raccolta e l’analisi di informazioni storiche, sull’esecuzione di indagini e rilevamenti, su giudizi qualitativi derivanti dall’esperienza e da conoscenze approfondite del comportamento basate sugli effetti degli eventi passati, sull’adozione di adeguati modelli strutturali e su accurate valutazioni inerenti tutti i fattori economici, sociali, storici e artistici coinvolti. Inoltre, la salvaguardia dei valori culturali implica una appropriata selezione, e combinazione, e un accurato progetto di materiali e tecniche di intervento, che tengano conto delle possibilità offerte da soluzioni tradiziona-li e delle potenzialità che presentano le soluzioni più recenti e innovative. So-lo in questo contesto possono maturare le scelte e le decisioni finali.Pubblicazioni consigliate
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