Francesco Bianchini, una delle maggiori personalità della cultura italiana tra i secoli XVII e XVIII come erudito, storico-antiquario, filologo, ebbe forse il tratto distintivo più notevole nell’essere anche uno scienziato di livello (uno dei maggiori astronomi italiani del periodo), apprezzato da Newton e dalla Royal Society come dall’Académie Royale des sciences. Il vastissimo epistolario, esteso a buona parte d’Europa, interamente conservato per le lettere in arrivo e in parte notevole per quelle sue, non è mai stato studiato unitariamente, data anche la molteplicità delle competenze ed interessi richiesti. Questo studio riguarda la porzione forse meno indagata, quella relativa all’astronomia, che mostra una rete di contatti estesa ma con peculiari discontinuità geografiche e temporali. Queste sono una spia delle modalità ed interessi di Bianchini, ed offrono un tramite per indagare le modalità concrete di svolgimento della ricerca e di costruzione di collaborazioni. Ne risulta un quadro nel quale gli incontri tra discipline ed il sovrapporsi degli impegni ebbero un ruolo sia propulsivo che frenante, e che evidenzia ragioni e misura delle differenze nell’esercizio dell’attività scientifica tra l’Italia ed i paesi passati all’avanguardia delle ricerche.
La rete di comunicazione astronomica di Francesco Bianchini: un'analisi del fondovallicelliano
BALDINI, UGO
2010
Abstract
Francesco Bianchini, una delle maggiori personalità della cultura italiana tra i secoli XVII e XVIII come erudito, storico-antiquario, filologo, ebbe forse il tratto distintivo più notevole nell’essere anche uno scienziato di livello (uno dei maggiori astronomi italiani del periodo), apprezzato da Newton e dalla Royal Society come dall’Académie Royale des sciences. Il vastissimo epistolario, esteso a buona parte d’Europa, interamente conservato per le lettere in arrivo e in parte notevole per quelle sue, non è mai stato studiato unitariamente, data anche la molteplicità delle competenze ed interessi richiesti. Questo studio riguarda la porzione forse meno indagata, quella relativa all’astronomia, che mostra una rete di contatti estesa ma con peculiari discontinuità geografiche e temporali. Queste sono una spia delle modalità ed interessi di Bianchini, ed offrono un tramite per indagare le modalità concrete di svolgimento della ricerca e di costruzione di collaborazioni. Ne risulta un quadro nel quale gli incontri tra discipline ed il sovrapporsi degli impegni ebbero un ruolo sia propulsivo che frenante, e che evidenzia ragioni e misura delle differenze nell’esercizio dell’attività scientifica tra l’Italia ed i paesi passati all’avanguardia delle ricerche.Pubblicazioni consigliate
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