Il saggio esamina la produzione lirica e le tecniche dell'autocommento mistico di una delle figure più significative, la beata Maria Maddalena Martinengo, della seicentesca "scienza dei santi", colta nella fase di trapasso fra le esperienze della "mistica d'abisso" e le nuove forme della "regolata devozione" settecentesca, espressione della riforma e del razionalismo arcadici. il contributo ha inteso ricostruire la biblioteca degli 'auctores' e delle letture frequentate dalla Martinengo, davvero singolare per gli ampi orizzonti culturali che contemplano la presenza di opere della grande tradizione mistica reno-fimminga, come dell'esoterismo neoplatonico cinquecentesco. Nella sua scrittura lirica e nel ricorso alle forme del prosimetrum, nelle procedure della sua raffinata e stratificata autoesegesi, la beata bresciana mostra di attingere dalla lezione e dall'immaginario simbolico e spirituale della "notte oscura" di san Giovanni della Croce, ricombinata con il linguaggio dell'astrazione concettuale e ossimorica dell'ontologia mistica del cardinale Pier Matteo Petrucci, vero e proprio mentore dell'itinerario contemplativo di suor Maria Maddalena.
"Triumphat de deo amor". Letteratura e mistica nel linguaggio di 'Amore' e 'Nulla' di Maria Maddalena Martinengo (1687-1737)
SELMI, ELISABETTA
2009
Abstract
Il saggio esamina la produzione lirica e le tecniche dell'autocommento mistico di una delle figure più significative, la beata Maria Maddalena Martinengo, della seicentesca "scienza dei santi", colta nella fase di trapasso fra le esperienze della "mistica d'abisso" e le nuove forme della "regolata devozione" settecentesca, espressione della riforma e del razionalismo arcadici. il contributo ha inteso ricostruire la biblioteca degli 'auctores' e delle letture frequentate dalla Martinengo, davvero singolare per gli ampi orizzonti culturali che contemplano la presenza di opere della grande tradizione mistica reno-fimminga, come dell'esoterismo neoplatonico cinquecentesco. Nella sua scrittura lirica e nel ricorso alle forme del prosimetrum, nelle procedure della sua raffinata e stratificata autoesegesi, la beata bresciana mostra di attingere dalla lezione e dall'immaginario simbolico e spirituale della "notte oscura" di san Giovanni della Croce, ricombinata con il linguaggio dell'astrazione concettuale e ossimorica dell'ontologia mistica del cardinale Pier Matteo Petrucci, vero e proprio mentore dell'itinerario contemplativo di suor Maria Maddalena.Pubblicazioni consigliate
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