La chiesa cattolica e le scienze (secoli XVI-XVIII)

Panorama generale, che sintetizza parti e aspetti di altri contributi dell’autore, estendendoli fino alla crisi del controllo della Chiesa sulla società emerso con l’illuminismo. Il saggio passa in rassegna varie stagioni della censura ecclesiastica, con le sue ragioni e i suoi equivoci, in base a un quadro generale delle proibizioni che permette di depurare i lineamenti reali del fenomeno sia da accentuazioni polemiche che da attenuazioni apologetiche. Nella parte finale si discute un fatto apparentemente anomalo: la diminuzione del numero delle proibizioni di opere e idee scientifiche avvenuto proprio quando, dalla fine del Seicento, la loro affermazione e la loro radicalità crebbero. Si ipotizza che questo, più che essere frutto di rassegnazione o di semplice inadeguatezza dell’apparato di controllo, derivasse da una scelta precisa delle Congregazioni dell’Inquisizione e dell’Indice, mirante a distinguere i prodotti della scienza avanzata degli specialisti (sostanzialmente non toccati) dai testi divulgativi che accentuavano certe conseguenze filosofiche e religiose di nuovi risultati e concezioni; su questi ultimi la Chiesa intervenne con notevole sistematicità.