La catalogazione ed il recupero di materiali didattici attraverso la Rete è un problema al quale si è cercato di dare risposta attraverso la creazione di siti, portali ed indici specifici per le risorse educative, a vari livelli di qualità ed accuratezza descrittiva. La catalogazione dei Learning Objects pone però dei problemi notevoli sulla de-costruzione ed aggregazione dei contenuti disciplinari che costringono a ripensare il concetto di "oggetto di apprendimento" specialmente se realizzato in modalità multimediali e sopratutto se essi vengono intesi come unità didattiche oppure come moduli. Infatti la de-costruzione dei materiali implica anche il problema di una de-contestualizzazione e una ristrutturazione spazio-temporale, all’interno del set didattico. Nella definizione dei metadati associati a ciascun LO quindi, accanto al concetto di contesto e di granularità, va introdotto anche il concetto di “intenzionalità” o finalità didattica. Un altro problema è l’istanza che da più parti viene fatta riguardo la possibilità di integrare modelli pedagogici come il costruttivismo che richiedono un alto grado di interazione con l’utente (o gli utenti). Jonassen e Reeves [1996] infatti distinguono l’uso della tecnologia per la costruzione di conoscenza, dalla ri-produzione della conoscenza. Riprodurre la conoscenza è molto spesso associato a processi in ambienti di apprendimento di tipo istruzionista piuttosto che “learner-centered”, partecipati e collaborativi. I LO potrebbero supportare, nei sistemi di Learning Management, anche processi attivi che permettano di gestire i contributi collaborativi ed i suggerimenti degli utilizzatori stessi integrandoli negli stessi oggetti di apprendimento. Così, se apprendere significa creare senso in un processo di costruzione “negoziata” della conoscenza, allora collaborare a questa costruzione in una specifica comunità di pratica darebbe realmente un valore aggiunto.
I learning Object: la condivisione dei materiali didattici come naturale evoluzione del Web
PETRUCCO, CORRADO
2004
Abstract
La catalogazione ed il recupero di materiali didattici attraverso la Rete è un problema al quale si è cercato di dare risposta attraverso la creazione di siti, portali ed indici specifici per le risorse educative, a vari livelli di qualità ed accuratezza descrittiva. La catalogazione dei Learning Objects pone però dei problemi notevoli sulla de-costruzione ed aggregazione dei contenuti disciplinari che costringono a ripensare il concetto di "oggetto di apprendimento" specialmente se realizzato in modalità multimediali e sopratutto se essi vengono intesi come unità didattiche oppure come moduli. Infatti la de-costruzione dei materiali implica anche il problema di una de-contestualizzazione e una ristrutturazione spazio-temporale, all’interno del set didattico. Nella definizione dei metadati associati a ciascun LO quindi, accanto al concetto di contesto e di granularità, va introdotto anche il concetto di “intenzionalità” o finalità didattica. Un altro problema è l’istanza che da più parti viene fatta riguardo la possibilità di integrare modelli pedagogici come il costruttivismo che richiedono un alto grado di interazione con l’utente (o gli utenti). Jonassen e Reeves [1996] infatti distinguono l’uso della tecnologia per la costruzione di conoscenza, dalla ri-produzione della conoscenza. Riprodurre la conoscenza è molto spesso associato a processi in ambienti di apprendimento di tipo istruzionista piuttosto che “learner-centered”, partecipati e collaborativi. I LO potrebbero supportare, nei sistemi di Learning Management, anche processi attivi che permettano di gestire i contributi collaborativi ed i suggerimenti degli utilizzatori stessi integrandoli negli stessi oggetti di apprendimento. Così, se apprendere significa creare senso in un processo di costruzione “negoziata” della conoscenza, allora collaborare a questa costruzione in una specifica comunità di pratica darebbe realmente un valore aggiunto.Pubblicazioni consigliate
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