Alla luce delle conoscenze teoriche ed empiriche relative all’attivazione e all’inibizione stereotipica, nonché dei recenti studi sull’effetto di “rimbalzo” stereotipico, è stata condotta una ricerca allo scopo di verificare se anche le tecniche indirette che fanno leva sui meccanismi della persuasione veicolata da messaggi pubblicitari, potrebbero causare tale effetto di rimbalzo. Nello specifico sono state utilizzate come variabili indipendenti delle immagini pubblicitarie realizzate dall’associazione di Pubblicità Progresso durante una campagna per la sensibilizzazione a problematiche di carattere razziale. Si ipotizzava che queste pubblicità, invitando le persone ad inibire uno stereotipo, potessero in realtà causare una maggiore accessibilità dello stesso e quindi muovere il partecipante in direzione opposta rispetto all’obiettivo del messaggio. Inoltre, si ipotizzava una possibile differenza di effetto a seconda della valenza positiva o negativa della pubblicità usata; infine, una differenza nel manifestarsi dell’effetto in base al livello di pregiudizio dei partecipanti. I risultati hanno in buona misura confermato le ipotesi, evidenziando una generale tendenza dei partecipanti a sopprimere lo stereotipo a seguito di pubblicità progresso aventi carattere negativo e a incorrere in seguito ad una iper-accessibilità dei contenuti stereotipi soppressi.
I possibili effetti ironici dell'inibizione stereotipica: Il caso della pubblicità progresso
CARRARO, LUCIANA;ARCURI, LUCIANO;CASTELLI, LUIGI ALESSANDRO
2005
Abstract
Alla luce delle conoscenze teoriche ed empiriche relative all’attivazione e all’inibizione stereotipica, nonché dei recenti studi sull’effetto di “rimbalzo” stereotipico, è stata condotta una ricerca allo scopo di verificare se anche le tecniche indirette che fanno leva sui meccanismi della persuasione veicolata da messaggi pubblicitari, potrebbero causare tale effetto di rimbalzo. Nello specifico sono state utilizzate come variabili indipendenti delle immagini pubblicitarie realizzate dall’associazione di Pubblicità Progresso durante una campagna per la sensibilizzazione a problematiche di carattere razziale. Si ipotizzava che queste pubblicità, invitando le persone ad inibire uno stereotipo, potessero in realtà causare una maggiore accessibilità dello stesso e quindi muovere il partecipante in direzione opposta rispetto all’obiettivo del messaggio. Inoltre, si ipotizzava una possibile differenza di effetto a seconda della valenza positiva o negativa della pubblicità usata; infine, una differenza nel manifestarsi dell’effetto in base al livello di pregiudizio dei partecipanti. I risultati hanno in buona misura confermato le ipotesi, evidenziando una generale tendenza dei partecipanti a sopprimere lo stereotipo a seguito di pubblicità progresso aventi carattere negativo e a incorrere in seguito ad una iper-accessibilità dei contenuti stereotipi soppressi.Pubblicazioni consigliate
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