Nel 1709 Domenico Lovisa ristampò la "Breve notitia della fondatione dell’isola di S. Nicolò detto de’ Mendicoli […]" di Francesco Braccolani, contribuendo così a mantenere viva l’attenzione su questo sito, oggetto di specifiche ricerche anche da parte dell’erudito Pietro Gradenigo (1695-1776) che, con la consueta perizia, diede conto delle vicende storiche e artistiche della chiesa di San Nicolò nei suoi codici. Prendendo spunto dagli scritti di Pietro Gradenigo e di Antonio Visentini (1688-1782), che pure lasciò importanti testimonianze a riguardo, il saggio indaga alcuni interventi condotti nella chiesa dei Mendicoli nel corso del Settecento, in particolare nella cappella del Santissimo Sacramento, le cui vicende sono ripercorse con il supporto dei documenti conservati nell’Archivio storico del Patriarcato di Venezia. Infine sono presi in esame gli affreschi settecenteschi presenti in chiesa, ponendoli a confronto con la coeva produzione del pittore Jacopo Marieschi (1711-1794), cui sono stati restituiti da Egidio Martini.
Spigolature d'archivio, note e testimonianze settecentesche su San Nicolò dei Mendicoli
Chiara Bombardini
2025
Abstract
Nel 1709 Domenico Lovisa ristampò la "Breve notitia della fondatione dell’isola di S. Nicolò detto de’ Mendicoli […]" di Francesco Braccolani, contribuendo così a mantenere viva l’attenzione su questo sito, oggetto di specifiche ricerche anche da parte dell’erudito Pietro Gradenigo (1695-1776) che, con la consueta perizia, diede conto delle vicende storiche e artistiche della chiesa di San Nicolò nei suoi codici. Prendendo spunto dagli scritti di Pietro Gradenigo e di Antonio Visentini (1688-1782), che pure lasciò importanti testimonianze a riguardo, il saggio indaga alcuni interventi condotti nella chiesa dei Mendicoli nel corso del Settecento, in particolare nella cappella del Santissimo Sacramento, le cui vicende sono ripercorse con il supporto dei documenti conservati nell’Archivio storico del Patriarcato di Venezia. Infine sono presi in esame gli affreschi settecenteschi presenti in chiesa, ponendoli a confronto con la coeva produzione del pittore Jacopo Marieschi (1711-1794), cui sono stati restituiti da Egidio Martini.Pubblicazioni consigliate
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