Il mimaride Platystethynium triclavatum (Hymenoptera, Mymaridae) è stato recentemente segnalato come importante parassitoide oofago di Barbitistes vicetinus (Orthoptera, Tettigoniidae), ortottero forestale endemico dell’Italia nord-orientale. Da circa 15 anni, intense pullulazioni di B. vicetinus si sono ripetute nel suo areale collinare, causando gravi defogliazioni a boschi e colture limitrofe. Nonostante le prime informazioni su questo parassitoide suggeriscano una stretta associazione con il suo ospite all’interno dell’areale dei Colli Euganei, alcune caratteristiche biologiche di P. triclavatum devono ancora essere definite. I tassi di parassitizzazione in campo e il numero di individui emergenti da un singolo uovo di B. vicetinus sono stati studiati estraendo le uova dal terreno in cinque siti nella principale area di outbreak dei Colli Euganei. Un esperimento di laboratorio è stato condotto per analizzare la preferenza del parassitoide nei confronti di uova di diversa età. Inoltre, il periodo naturale di sfarfallamento è stato determinato tramite ispezioni periodiche di uova precedentemente parassitizzate sepolte nel terreno. Sugli esemplari raccolti è stata condotta la caratterizzazione genetica delle sottopopolazioni dei Colli Euganei attraverso l’analisi di frammenti di DNA nucleare e mitocondriale. Abbiamo riscontrato bassi tassi di parassitizzazione in tutti i cinque siti oggetto di indagine. Il parassitoide è riuscito a ovideporre nelle uova di B. vicetinus di età diverse, evidenziando tuttavia una preferenza per le uova vecchie di un anno rispetto a quelle deposte l’anno stesso. Il numero medio di individui (n= 95 ± 4.8) che possono emergere da un singolo uovo di B. vicetinus suggerisce un potenziale impatto di questo parassitoide nella regolazione delle popolazioni dell’ospite. Il periodo di sfarfallamento è andato dalla fine di luglio ad agosto. I due frammenti di DNA analizzati (COI e ITS2 rRNA) sono stati amplificati e sequenziati con successo in 29 campioni, con una media di circa sei esemplari per ogni sito. Per quanto riguarda il COI, le sottopopolazioni analizzate hanno mostrato bassi livelli di diversità aplotipica, con due principali aplotipi diffusi in quasi tutti i siti. L'ITS2, invece, ha mostrato sequenze identiche tra loro in tutti i campioni analizzati. L'assenza di una struttura geografica e un'ampia distribuzione all’interno dei Colli Euganei suggeriscono una naturale capacità di dispersione di P. triclavatum.
Approfondimenti biologici e caratterizzazione genetica di un mimaride in grado di parassitizzare le uova di Barbitistes vicetinus (Orthoptera, Tettigoniidae) nel terreno
Isabel Martinez-Sañudo;Laura Maretto;Luca Mazzon
2025
Abstract
Il mimaride Platystethynium triclavatum (Hymenoptera, Mymaridae) è stato recentemente segnalato come importante parassitoide oofago di Barbitistes vicetinus (Orthoptera, Tettigoniidae), ortottero forestale endemico dell’Italia nord-orientale. Da circa 15 anni, intense pullulazioni di B. vicetinus si sono ripetute nel suo areale collinare, causando gravi defogliazioni a boschi e colture limitrofe. Nonostante le prime informazioni su questo parassitoide suggeriscano una stretta associazione con il suo ospite all’interno dell’areale dei Colli Euganei, alcune caratteristiche biologiche di P. triclavatum devono ancora essere definite. I tassi di parassitizzazione in campo e il numero di individui emergenti da un singolo uovo di B. vicetinus sono stati studiati estraendo le uova dal terreno in cinque siti nella principale area di outbreak dei Colli Euganei. Un esperimento di laboratorio è stato condotto per analizzare la preferenza del parassitoide nei confronti di uova di diversa età. Inoltre, il periodo naturale di sfarfallamento è stato determinato tramite ispezioni periodiche di uova precedentemente parassitizzate sepolte nel terreno. Sugli esemplari raccolti è stata condotta la caratterizzazione genetica delle sottopopolazioni dei Colli Euganei attraverso l’analisi di frammenti di DNA nucleare e mitocondriale. Abbiamo riscontrato bassi tassi di parassitizzazione in tutti i cinque siti oggetto di indagine. Il parassitoide è riuscito a ovideporre nelle uova di B. vicetinus di età diverse, evidenziando tuttavia una preferenza per le uova vecchie di un anno rispetto a quelle deposte l’anno stesso. Il numero medio di individui (n= 95 ± 4.8) che possono emergere da un singolo uovo di B. vicetinus suggerisce un potenziale impatto di questo parassitoide nella regolazione delle popolazioni dell’ospite. Il periodo di sfarfallamento è andato dalla fine di luglio ad agosto. I due frammenti di DNA analizzati (COI e ITS2 rRNA) sono stati amplificati e sequenziati con successo in 29 campioni, con una media di circa sei esemplari per ogni sito. Per quanto riguarda il COI, le sottopopolazioni analizzate hanno mostrato bassi livelli di diversità aplotipica, con due principali aplotipi diffusi in quasi tutti i siti. L'ITS2, invece, ha mostrato sequenze identiche tra loro in tutti i campioni analizzati. L'assenza di una struttura geografica e un'ampia distribuzione all’interno dei Colli Euganei suggeriscono una naturale capacità di dispersione di P. triclavatum.Pubblicazioni consigliate
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