La condizione di dipendenza e di maternità porta la comunità scientifica ad interrogarsi sul piano medi- co, psico-sociale e giuridico in merito agli effetti che la relazione madre-bambino può avere sul benessere dei minori. Le ricerche mostrano i rischi e i danni a medio e lungo termine che il consumo di sostanze produce nel feto e le conseguenze fisiche e psicologiche che si possono sviluppare nella vita di questi bambini. Tali esiti, uniti all’idea socialmente diffusa che vede nel soggetto tossicodipendente un indi- viduo inevitabilmente deviante, hanno prodotto una stigmatizzazione della madre tossicodipendente rispetto all’inadeguatezza delle sue competenze genitoriali, spesso anche nelle opinioni degli operatori sociali. Quando le narrazioni negative coinvolgono i professionisti possono contribuire significativamen- te all’esclusione sociale di queste donne, soprattutto rispetto all’accesso ai servizi. Obiettivo del presente studio è quello di raccogliere le opinioni degli assistenti sociali operanti nei servizi per le dipendenze e nei servizi per la protezione dei minori, per comprendere quale sia la loro rappresentazione rispetto alla “maternità tossicodipendente”. Gli esiti delle 20 interviste condotte nel Nord-Est italiano, evidenziano la presenza di alcuni pregiudizi nei confronti di questo particolare target di soggetti, portando alla luce la necessità di una ristrutturazione narrativa funzionale a promuovere percorsi trasformativi di cambia- mento e supporto.

Maternità e tossicodipendenza: le narrazioni degli assistenti sociali tra pregiudizi e nuove prospettive

Barbara Segatto;Anna Dal Ben
2025

Abstract

La condizione di dipendenza e di maternità porta la comunità scientifica ad interrogarsi sul piano medi- co, psico-sociale e giuridico in merito agli effetti che la relazione madre-bambino può avere sul benessere dei minori. Le ricerche mostrano i rischi e i danni a medio e lungo termine che il consumo di sostanze produce nel feto e le conseguenze fisiche e psicologiche che si possono sviluppare nella vita di questi bambini. Tali esiti, uniti all’idea socialmente diffusa che vede nel soggetto tossicodipendente un indi- viduo inevitabilmente deviante, hanno prodotto una stigmatizzazione della madre tossicodipendente rispetto all’inadeguatezza delle sue competenze genitoriali, spesso anche nelle opinioni degli operatori sociali. Quando le narrazioni negative coinvolgono i professionisti possono contribuire significativamen- te all’esclusione sociale di queste donne, soprattutto rispetto all’accesso ai servizi. Obiettivo del presente studio è quello di raccogliere le opinioni degli assistenti sociali operanti nei servizi per le dipendenze e nei servizi per la protezione dei minori, per comprendere quale sia la loro rappresentazione rispetto alla “maternità tossicodipendente”. Gli esiti delle 20 interviste condotte nel Nord-Est italiano, evidenziano la presenza di alcuni pregiudizi nei confronti di questo particolare target di soggetti, portando alla luce la necessità di una ristrutturazione narrativa funzionale a promuovere percorsi trasformativi di cambia- mento e supporto.
2025
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